Amiamo Dio con Gesł e Maria

Giosuč, Capitoli 21 a 24

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view post Posted on 27/7/2010, 03:25
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Domenico-89

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Giosuč - Capitolo 21

Le cittą levitiche
[1]I capifamiglia dei leviti si presentarono al sacerdote Eleazaro, a Giosuč figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribł degli Israeliti [2]e dissero loro a Silo, nel paese di Canaan: «Il Signore ha comandato, per mezzo di Mosč, che ci fossero date cittą da abitare con i loro pascoli per il nostro bestiame». [3]Gli Israeliti diedero ai leviti, sorteggiandole dal loro possesso, le seguenti cittą con i loro pascoli, secondo il comando del Signore. [4]Si tirņ a sorte per le famiglie dei Keatiti; fra i leviti, i figli del sacerdote Aronne ebbero in sorte tredici cittą della tribł di Giuda, della tribł di Simeone e della tribł di Beniamino. [5]Al resto dei Keatiti toccarono in sorte dieci cittą delle famiglie della tribł di Efraim, della tribł di Dan e di metą della tribł di Manąsse. [6]Ai figli di Gherson toccarono in sorte tredici cittą delle famiglie della tribł d'Issacar, della tribł di Aser, della tribł di Nčftali e di metą della tribł di Manąsse in Basan. [7]Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono dodici cittą della tribł di Ruben, della tribł di Gad e della tribł di Ząbulon. [8]Gli Israeliti diedero dunque a sorte queste cittą con i loro pascoli ai leviti, come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosč.

Parte dei Keatiti
[9]Diedero, cioč, della tribł dei figli di Giuda e della tribł dei figli di Simeone le cittą qui nominate. [10]Esse toccarono ai figli d'Aronne tra le famiglie dei Keatiti, figli di Levi, perché il primo sorteggio fu per loro. [11]Furono dunque date loro Kiriat-Arba, padre di Anak, cioč Ebron, sulle montagne di Giuda, con i suoi pascoli tutt'intorno; [12]ma diedero i campi di questa cittą e i suoi villaggi come possesso a Caleb, figlio di Iefunne. [13]Diedero ai figli del sacerdote Aronne Ebron, cittą di rifugio per l'omicida, con i suoi pascoli; poi Libna e i suoi pascoli, [14]Iattir e i suoi pascoli, Estemoa e i suoi pascoli, [15]Debir e i suoi pascoli, Colon e i suoi pascoli, [16]Ain e i suoi pascoli, Iutta e i suoi pascoli, Bet-Semes e i suoi pascoli: nove cittą di queste tribł. [17]Della tribł di Beniamino, Gąbaon e i suoi pascoli, Ghega e i suoi pascoli, [18]Anatot e i suoi pascoli, Almon e i suoi pascoli: quattro cittą.

[19]Totale delle cittą dei sacerdoti figli d'Aronne: tredici cittą e i loro pascoli.

[20]Alle famiglie dei Keatiti, cioč al resto dei leviti, figli di Keat, toccarono cittą della tribł di Efraim. [21]Fu loro data, come cittą di rifugio per l'omicida, Sichem e i suoi pascoli sulle montagne di Efraim; poi Ghezer e i suoi pascoli, [22]Chibsaim e i suoi pascoli, Bet-Coron e i suoi pascoli: quattro cittą. [23]Della tribł di Dan: Elteke e i suoi pascoli, Ghibbeton e i suoi pascoli, [24]Aialon e i suoi pascoli, Gat-Rimmon e i suoi pascoli: quattro cittą. [25]Di metą della tribł di Manąsse: Taanach e i suoi pascoli, Ibleam e i suoi pascoli: due cittą. [26]Totale: dieci cittą con i loro pascoli, che toccarono alle famiglie degli altri figli di Keat.

Parte dei figli di Gherson
[27]Ai figli di Gherson, che erano tra le famiglie dei leviti, furono date: di metą della tribł di Manąsse, come cittą di rifugio per l'omicida, Golan in Basan e i suoi pascoli, Astarot con i suoi pascoli: due cittą; [28]della tribł d'Issacar, Kision e i suoi pascoli, Daberat e i suoi pascoli, [29]Iarmut e i suoi pascoli, En-Gannim e i suoi pascoli: quattro cittą; [30]della tribł di Aser, Miseal e i suoi pascoli, Abdon e i suoi pascoli; [31]Elkat e i suoi pascoli, Recob e i suoi pascoli: quattro cittą; [32]della tribł di Nčftali, come cittą di rifugio per l'omicida, Kades in Galilea e i suoi pascoli, Ammot-Dor e i suoi pascoli, Kartan con i suoi pascoli: tre cittą. [33]Totale delle cittą dei Ghersoniti, secondo le loro famiglie: tredici cittą e i loro pascoli.

Parte dei figli di Merari
[34]Alle famiglie dei figli di Merari, cioč al resto dei leviti, furono date: della tribł di Ząbulon, Iokneam e i suoi pascoli, Karta e i suoi pascoli, [35]Dimna e i suoi pascoli, Naalal e i suoi pascoli: quattro cittą; [36]della tribł di Ruben, come cittą di rifugio per l'omicida, Bezer e i suoi pascoli, Iaas e i suoi pascoli, [37]Kedemot e i suoi pascoli, Mefaat e i suoi pascoli: quattro cittą; [38]della tribł di Gad, come cittą di rifugio per l'omicida, Ramot in Gąlaad e i suoi pascoli, Macanaim e i suoi pascoli, [39]Chesbon e i suoi pascoli, Iazer e i suoi pascoli: in tutto quattro cittą. [40]Totale delle cittą date in sorte ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, cioč il resto delle famiglie dei leviti: dodici cittą.

[41]Totale delle cittą dei leviti in mezzo ai possessi degli Israeliti: quarantotto cittą e i loro pascoli. [42]Ciascuna di queste cittą aveva intorno il pascolo; cosģ era di tutte queste cittą.

[43]Il Signore diede dunque a Israele tutto il paese che aveva giurato ai padri di dar loro e gli Israeliti ne presero possesso e vi si stabilirono. [44]Il Signore diede loro tranquillitą intorno, come aveva giurato ai loro padri; nessuno di tutti i loro nemici potč resistere loro; il Signore mise in loro potere tutti quei nemici. [45]Di tutte le belle promesse che il Signore aveva fatte alla casa d'Israele, non una andņ a vuoto: tutto giunse a compimento.

Giosuč - Capitolo 22

III. FINE DELLA CARRIERA DI GIOSUE'
1. RITORNO DELLE TRIBU' ORIENTALI.
LA QUESTIONE DEL LORO ALTARE
Congedo del contingente transgiordano
[1]Allora Giosuč convocņ i Rubeniti, i Gaditi e metą della tribł di Manąsse [2]e disse loro: «Voi avete osservato quanto Mosč, servo del Signore, vi aveva ordinato e avete obbedito alla mia voce, in tutto quello che io vi ho comandato. [3]Non avete abbandonato i vostri fratelli durante questo lungo tempo fino ad oggi e avete osservato il comando del Signore vostro Dio. [4]Ora che il Signore vostro Dio ha dato tranquillitą ai vostri fratelli, come aveva loro promesso, tornate e andate alle vostre tende, nel paese che vi appartiene, e che Mosč, servo del Signore, vi ha assegnato oltre il Giordano. [5]Soltanto abbiate gran cura di eseguire i comandi e la legge che Mosč, servo del Signore, vi ha dato, amando il Signore vostro Dio, camminando in tutte le sue vie, osservando i suoi comandi, restando fedeli a lui e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima». [6]Poi Giosuč li benedisse e li congedņ ed essi tornarono alle loro tende. [7]Mosč aveva dato a metą della tribł di Manąsse un possesso in Basan e Giosuč diede all'altra metą un possesso tra i loro fratelli, di qua del Giordano, a occidente.

Quando Giosuč li rimandņ alle loro tende e li benedisse, [8]aggiunse: «Voi tornate alle vostre tende con grandi ricchezze, con bestiame molto numeroso, con argento, oro, rame, ferro e con grande quantitą di vesti; dividete con i vostri fratelli il bottino, tolto ai vostri nemici».

Erezione di un altare sulla sponda del Giordano
[9]I figli di Ruben, i figli di Gad e metą della tribł di Manąsse dunque tornarono, dopo aver lasciato gli Israeliti a Silo, nel paese di Canaan, per andare nel paese di Gąlaad, il paese di loro proprietą, che avevano ricevuto in possesso, in forza del comando del Signore, per mezzo di Mosč.

[10]Quando furono giunti alle Curve del Giordano, che sono nel paese di Canaan, i figli di Ruben, i figli di Gad e metą della tribł di Manąsse vi costruirono un altare, presso il Giordano: un altare di forma grandiosa. [11]Gli Israeliti udirono che si diceva: «Ecco i figli di Ruben, i figli di Gad e metą della tribł di Manąsse hanno costruito un altare di fronte al paese di Canaan, alle Curve del Giordano, dalla parte degli Israeliti». [12]Quando gli Israeliti seppero questo, tutta la loro comunitą si riunģ a Silo per muover loro guerra.

Rimproveri rivolti alle tribł orientali
[13]Gli Israeliti mandarono ai figli di Ruben, ai figli di Gad e metą della tribł di Manąsse nel paese di Gąlaad, Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, [14]e con lui dieci capi, un capo per ciascun casato paterno di tutte le tribł d'Israele: [15]tutti erano capi di un casato paterno fra i gruppi di migliaia d'Israele; essi andarono dai figli di Ruben, dai figli di Gad e da metą della tribł di Manąsse nel paese di Gąlaad e dissero loro: [16]«Dice tutta la comunitą del Signore: Che č questa infedeltą, che avete commessa contro il Dio d'Israele, desistendo oggi dal seguire il Signore, costruendovi un altare per ribellarvi oggi al Signore? [17]Non ci basta l'iniquitą di Peor, della quale non ci siamo ancor a purificati oggi e che attirņ quel flagello sulla comunitą del Signore? [18]Voi oggi desistete dal seguire il Signore! Poiché oggi vi siete ribellati al Signore, domani egli si adirerą contro tutta la comunitą d'Israele. [19]Se ritenete immondo il paese che possedete, ebbene, passate nel paese che č possesso del Signore, dove č stabilita la Dimora del Signore, e stabilitevi in mezzo a noi; ma non ribellatevi al Signore e non fate di noi dei ribelli, costruendovi un altare oltre l'altare del Signore nostro Dio. [20]Quando Acan figlio di Zerach commise un'infedeltą riguardo allo sterminio, non venne forse l'ira del Signore su tutta la comunitą d'Israele sebbene fosse un individuo solo? Non dovette egli morire per la sua colpa?».

Giustificazione delle tribł transgiordane
[21]Allora i figli di Ruben, i figli di Gad e metą della tribł di Manąsse risposero e dissero ai capi dei gruppi di migliaia d'Israele: [22]«Dio, Dio, Signore! Dio, Dio, Signore! Lui lo sa, ma anche Israele lo sappia. Se abbiamo agito per ribellione o per infedeltą verso il Signore, che Egli non ci salvi oggi! [23]Se abbiamo costruito un altare per desistere dal seguire il Signore; se č stato per offrire su di esso olocausti od oblazioni e per fare su di esso sacrifici di comunione, il Signore stesso ce ne chieda conto! [24]In veritą l'abbiamo fatto preoccupati di questo: pensando cioč che in avvenire i vostri figli potessero dire ai nostri figli: Che avete in comune voi con il Signore Dio d'Israele? [25]Il Signore ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, figli di Ruben e figli di Gad; voi non avete parte alcuna con il Signore! Cosģ i vostri figli farebbero desistere i nostri figli dal temere il Signore. [26]Perciņ abbiamo detto: Costruiamo un altare, non per olocausti, né per sacrifici, [27]ma perchčma perché sia testimonio fra noi e voi e fra i nostri discendenti dopo di noi, dimostrando che vogliamo servire al Signore dinanzi a lui, con i nostri olocausti, con le nostre vittime e con i nostri sacrifici di comunione. Cosģ i vostri figli non potranno un giorno dire ai nostri figli: Voi non avete parte alcuna con il Signore. [28]Abbiamo detto: Se in avvenire essi diranno questo a noi o ai nostri discendenti, noi risponderemo: Guardate la forma dell'altare del Signore, che i nostri padri fecero, non per olocausti, né per sacrifici, ma perché fosse di testimonio fra noi e voi. [29]Lungi da noi l'idea di ribellarci al Signore e di desistere dal seguire il Signore, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni o per sacrifici, oltre l'altare del Signore nostro Dio, che č davanti alla sua Dimora!».

Accordo ristabilito
[30]Quando Pincas e i capi della comunitą, i capi dei gruppi di migliaia d'Israele che erano con lui, udirono le parole dette dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dai figli di Manąsse, ne rimasero soddisfatti. [31]Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, disse ai figli di Ruben, ai figli di Gad e ai figli di Manąsse: «Oggi riconosciamo che il Signore č in mezzo a noi, poiché non avete commesso questa infedeltą verso il Signore; cosģ avete preservato gli Israeliti dal castigo del Signore».

[32]Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, e i capi lasciarono i figli di Ruben e i figli di Gad e tornarono dal paese di Gąlaad al paese di Canaan presso gli Israeliti, ai quali riferirono l'accaduto. [33]La cosa piacque agli Israeliti, i quali benedissero Dio e non parlarono pił di muover guerra ai figli di Ruben e di Gad, per devastare il paese che essi abitavano. [34]I figli di Ruben e i figli di Gad chiamarono quell'altare Testimonio perché dissero: «Esso č testimonio fra di noi che il Signore č Dio».

Giosuč - Capitolo 23

2. ULTIMO DISCORSO DI GIOSUE'
Giosuč riassume la sua opera
[1]Molto tempo dopo che il Signore aveva dato riposo a Israele, liberandolo da tutti i nemici che lo circondavano, Giosuč, ormai vecchio e molto avanti negli anni, [2]convocņ tutto Israele, gli anziani, i capi, i giudici e gli scribi del popolo e disse loro: «Io sono vecchio, molto avanti negli anni. [3]Voi avete visto quanto il Signore vostro Dio ha fatto a tutte queste nazioni, scacciandole dinanzi a voi; poiché il Signore vostro Dio ha combattuto per voi. [4]Ecco io ho diviso tra voi a sorte, come possesso per le vostre tribł, il paese delle nazioni che restano e di tutte quelle che ho sterminate, dal Giordano fino al Mar Mediterraneo, ad occidente. [5]Il Signore vostro Dio le disperderą egli stesso dinanzi a voi e le scaccerą dinanzi a voi e voi prenderete possesso del loro paese, come il Signore vostro Dio vi ha detto.

Condotta in mezzo ai popoli stranieri
[6]Siate forti nell'osservare ed eseguire quanto č scritto nel libro della legge di Mosč, senza deviare né a destra, né a sinistra, [7]senza mischiarvi con queste nazioni che rimangono fra di voi; non pronunciate neppure il nome dei loro dei, non ne fate uso nei giuramenti; non li servite e non vi prostrate davanti a loro: [8]ma restate fedeli al Signore vostro Dio, come avete fatto fino ad oggi. [9]Il Signore ha scacciato dinanzi a voi nazioni grandi e potenti; nessuno ha potuto resistere a voi fino ad oggi. [10]Uno solo di voi ne inseguiva mille, perché il Signore vostro Dio combatteva per voi come aveva promesso. [11]Abbiate gran cura, per la vostra vita, di amare il Signore vostro Dio. [12]Perché, se fate apostasia e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra di voi e vi imparentate con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, [13]allora sappiate che il Signore vostro Dio non scaccerą pił queste genti dinanzi a voi, ma esse diventeranno per voi una rete, una trappola, un flagello ai vostri fianchi; diventeranno spine nei vostri occhi, finché non siate periti e scomparsi da questo buon paese che il Signore vostro Dio vi ha dato. [14]Ecco io oggi me ne vado per la via di ogni abitante della terra; riconoscete con tutto il cuore e con tutta l'anima che neppur una di tutte le buone promesse, che il Signore vostro Dio aveva fatto per voi, č caduta a vuoto; tutte sono giunte a compimento per voi: neppure una č andata a vuoto. [15]Ma, come ogni buona parola che il Signore vostro Dio vi aveva detta č giunta a compimento per voi, cosģ il Signore farą giungere a vostro danno tutte le sue parole di minaccia, finché vi abbia sterminati da questo buon paese che il vostro Dio, il Signore, vi ha dato. [16]Se trasgredite l'alleanza che il Signore vostro Dio vi ha imposta, e andate a servire altri dei e vi prostrate davanti a loro, l'ira del Signore si accenderą contro di voi e voi perirete presto, scomparendo dal buon paese che egli vi ha dato».

Giosuč - Capitolo 24

3. LA GRANDE ASSEMBLEA DI SICHEM
[1]Giosuč radunņ tutte le tribł d'Israele in Sichem e convocņ gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio. [2]Giosuč disse a tutto il popolo: «Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dei. [3]Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. [4]Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esał e assegnai ad Esał il possesso delle montagne di Seir; Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.

[5]Poi mandai Mosč e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in mezzo ad esso; dopo vi feci uscire. [6]Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso. [7]Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciņ che io avevo fatto agli Egiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto.

[8]Io vi condussi poi nel paese degli Amorrei, che abitavano oltre il Giordano; essi combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi dinanzi a voi. [9]Poi sorse Balak, figlio di Zippor, re di Moab, per muover guerra a Israele; mandņ a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse; [10]ma io non volli ascoltare Balaam; egli dovette benedirvi e vi liberai dalle mani di Balak. [11]Passaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Gli abitanti di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Hittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere. [12]Mandai avanti a voi i calabroni, che li scacciarono dinanzi a voi, com'era avvenuto dei due re amorrei: ma ciņ non avvenne per la vostra spada, né per il vostro arco. [13]Vi diedi una terra, che voi non avevate lavorata, e abitate in cittą, che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli oliveti, che non avete piantati.

Israele sceglie il Signore
[14]Temete dunque il Signore e servitelo con integritą e fedeltą; eliminate gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore. [15]Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore».

[16]Allora il popolo rispose e disse: «Lungi da noi l'abbandonare il Signore per servire altri dei! [17]Poiché il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i padri nostri dal paese d'Egitto, dalla condizione servile, ha compiuto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiamo fatto e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. [18]Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano il paese. Perciņ anche noi vogliamo servire il Signore, perché Egli č il nostro Dio».

[19]Giosuč disse al popolo: «Voi non potrete servire il Signore, perché č un Dio santo, č un Dio geloso; Egli non perdonerą le vostre trasgressioni e i vostri peccati. [20]Se abbandonerete il Signore e servirete dei stranieri, Egli vi si volterą contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farą del male e vi consumerą».

[21]Il popolo disse a Giosuč: «No! Noi serviremo il Signore».

[22]Allora Giosuč disse al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelto il Signore per servirlo!».

Risposero: «Siamo testimoni!».

[23]Giosuč disse: «Eliminate gli dei dello straniero, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il cuore verso il Signore, Dio d'Israele!».

[24]Il popolo rispose a Giosuč: «Noi serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!».

L'alleanza di Sichem
[25]Giosuč in quel giorno concluse un'alleanza con il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. [26]Poi Giosuč scrisse queste cose nel libro della legge di Dio; prese una grande pietra e la rizzņ lą, sotto il terebinto, che č nel santuario del Signore. [27]Giosuč disse a tutto il popolo: «Ecco questa pietra sarą una testimonianza per noi; perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha dette; essa servirą quindi da testimonio contro di voi, perché non rinneghiate il vostro Dio».

[28]Poi Giosuč rimandņ il popolo, ognuno al proprio territorio.

4. APPENDICI
Morte di Giosuč
[29]Dopo queste cose, Giosuč figlio di Nun, servo del Signore, morģ a centodieci anni [30]e lo seppellirono nel territorio di sua proprietą a Timnat-Serach, che č sulle montagne di Efraim, a settentrione del monte Gaas. [31]Israele servģ il Signore per tutta la vita di Giosuč e tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuč e che conoscevano tutte le opere che il Signore aveva compiute per Israele.

Le ossa di Giuseppe. Morte di Eleazaro
[32]Le ossa di Giuseppe, che gli Israeliti avevano portate dall'Egitto, le seppellirono a Sichem, nella parte della montagna che Giacobbe aveva acquistata dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento e che i figli di Giuseppe avevano ricevuta in ereditą. [33]Poi morģ anche Eleazaro, figlio di Aronne, e lo seppellirono a Gąbaa di Pincas, che era stata data a suo figlio Pincas, sulle montagne di Efraim.

Edited by Domenico-89 - 22/6/2016, 08:12
 
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