| Siracide - Capitolo 1
I. RACCOLTA DI SENTENZE L'origine della sapienza [1]Ogni sapienza viene dal Signore ed è sempre con lui. [2]La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? [3]L'altezza del cielo, l'estensione della terra, la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle? [4]Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. [5]A chi fu rivelata la radice della sapienza? Chi conosce i suoi disegni? [6]Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono. [7]Il Signore ha creato la sapienza; l'ha vista e l'ha misurata, l'ha diffusa su tutte le sue opere, [8]su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano.
Il timore di Dio [9]Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza. [10]Il timore del Signore allieta il cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita. [11]Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà benedetto nel giorno della sua morte. [12]Principio della sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno. [13]Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento perenne; resterà fedelmente con i loro discendenti. [14]Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti. [15]Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili, i magazzini dei suoi frutti. [16]Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute. [17]Dio ha visto e misurato la sapienza; ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza; ha esaltato la gloria di quanti la possiedono. [18]Radice della sapienza è temere il Signore; i suoi rami sono lunga vita.
Pazienza e controllo di sé [19]La collera ingiusta non si potrà giustificare, poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina. [20]Il paziente sopporterà per qualche tempo; alla fine sgorgherà la sua gioia; [21]per qualche tempo terrà nascoste le parole e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza.
Sapienza e rettitudine [22]Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive, ma per il peccatore la pietà è un abominio. [23]Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti; allora il Signore te la concederà. [24]Il timore del Signore è sapienza e istruzione, si compiace della fiducia e della mansuetudine. [25]Non essere disobbediente al timore del Signore e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore. [26]Non essere finto davanti agli uomini e controlla le tue parole. [27]Non esaltarti per non cadere e per non attirarti il disonore; [28]il Signore svelerà i tuoi segreti e ti umilierà davanti all'assemblea, [29]perché non hai ricercato il timore del Signore e il tuo cuore è pieno di inganno.
Siracide - Capitolo 2
Il timore di Dio nella prova [1]Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione. [2]Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione. [3]Stà unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. [4]Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, [5]perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. [6]Affidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via diritta e spera in lui. [7]Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia; non deviate per non cadere. [8]Voi che temete il Signore, confidate in lui; il vostro salario non verrà meno. [9]Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici, la felicità eterna e la misericordia. [10]Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? [11]Perché il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati e salva al momento della tribolazione. [12]Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti e al peccatore che cammina su due strade! [13]Guai al cuore indolente perché non ha fede; per questo non sarà protetto. [14]Guai a voi che avete perduto la pazienza; che farete quando il Signore verrà a visitarvi? [15]Coloro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole; e coloro che lo amano seguono le sue vie. [16]Coloro che temono il Signore cercano di piacergli; e coloro che lo amano si saziano della legge. [17]Coloro che temono il Signore tengono pronti i loro cuori e umiliano l'anima loro davanti a lui. [18]Gettiamoci nelle braccia del Signore e non nelle braccia degli uomini; poiché, quale è la sua grandezza, tale è anche la sua misericordia.
Siracide - Capitolo 3
Doveri verso i genitori [1]Figli, ascoltatemi, sono vostro padre; agite in modo da essere salvati. [2]Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. [3]Chi onora il padre espia i peccati; [4]chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. [5]Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. [6]Chi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. [7]Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori. [8]Onora tuo padre a fatti e a parole, perché scenda su di te la sua benedizione. [9]La benedizione del padre consolida le case dei figli, la maledizione della madre ne scalza le fondamenta. [10]Non vantarti del disonore di tuo padre, perché il disonore del padre non è gloria per te; [11]la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore. [12]Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. [13]Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. [14]Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati. [15]Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te; come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati. [16]Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore.
L'umiltà [17]Figlio, nella tua attività sii modesto, sarai amato dall'uomo gradito a Dio. [18]Quanto più sei grande, tanto più umìliati; così troverai grazia davanti al Signore; [19]perché grande è la potenza del Signore [20]e dagli umili egli è glorificato. [21]Non cercare le cose troppo difficili per te, non indagare le cose per te troppo grandi. [22]Bada a quello che ti è stato comandato, poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose. [23]Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità, poiché ti è stato mostrato più di quanto comprende un'intelligenza umana. [24]Molti ha fatto smarrire la loro presunzione, una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri.
L'orgoglio [25]Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male; chi ama il pericolo in esso si perderà. [26]Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni, il peccatore aggiungerà peccato a peccato. [27]La sventura non guarisce il superbo, perché la pianta del male si è radicata in lui. [28]Una mente saggia medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
Carità verso i poveri [29]L'acqua spegne un fuoco acceso, l'elemosina espia i peccati. [30]Chi ricambia il bene provvede all'avvenire, al momento della sua caduta troverà un sostegno.
Siracide - Capitolo 4
[1]Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero, non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi. [2]Non rattristare un affamato, non esasperare un uomo gia in difficoltà. [3]Non turbare un cuore esasperato, non negare un dono al bisognoso. [4]Non respingere la supplica di un povero, non distogliere lo sguardo dall'indigente. [5]Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo, non offrire a nessuno l'occasione di maledirti, [6]perché se uno ti maledice con amarezza, il suo creatore esaudirà la sua preghiera. [7]Fatti amare dalla comunità, davanti a un grande abbassa il capo. Porgi l'orecchio al povero e rispondigli al saluto con affabilità. [9]Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore, non esser pusillanime quando giudichi. [10]Sii come un padre per gli orfani e come un marito per la loro madre e sarai come un figlio dell'Altissimo, ed egli ti amerà più di tua madre.
La sapienza educatrice [11]La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. [12]Chi la ama ama la vita, quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia. [13]Chi la possiede erediterà la gloria, qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice. [14]Coloro che la venerano rendono culto al Santo, e il Signore ama coloro che la amano. [15]Chi l'ascolta giudica con equità; chi le presta attenzione vivrà tranquillo. [16]Chi confida in lei la otterrà in eredità; i suoi discendenti ne conserveranno il possesso. [17]Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi, gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui, e lo abbia provato con i suoi decreti; [18]ma poi lo ricondurrà sulla retta via e gli manifesterà i propri segreti. [19]Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare e l'abbandonerà in balìa del suo destino.
Pudore e rispetto umano [20]Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male così non ti vergognerai di te stesso. [21]C'è una vergogna che porta al peccato e c'è una vergogna che è onore e grazia. [22]Non usare riguardi a tuo danno e non vergognarti a tua rovina. [23]Non astenerti dal parlare nel momento opportuno, non nascondere la tua sapienza. [24]Difatti dalla parola si riconosce la sapienza e l'istruzione dai detti della lingua. [25]Non contraddire alla verità, ma vergògnati della tua ignoranza. [26]Non arrossire di confessare i tuoi peccati, non opporti alla corrente di un fiume. [27]Non sottometterti a un uomo stolto, e non essere parziale a favore di un potente. [28]Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te. [29]Non essere arrogante nel tuo linguaggio, fiacco e indolente invece nelle opere. [30]Non essere come un leone in casa tua, sospettoso con i tuoi dipendenti. [31]La tua mano non sia tesa per prendere e chiusa invece nel restituire.
Siracide - Capitolo 5
Ricchezza e presunzione [1]Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: «Questo mi basta». [2]Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. [3]Non dire: «Chi mi dominerà?», perché il Signore senza dubbio farà giustizia. [4]Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?», perché il Signore è paziente. [5]Non esser troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. [6]Non dire: «La sua misericordia è grande; mi perdonerà i molti peccati», perché presso di lui ci sono misericordia e ira, il suo sdegno si riverserà sui peccatori. [7]Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato. [8]Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura.
Fermezza e dominio di sé [9]Non ventilare il grano a qualsiasi vento e non camminare su qualsiasi sentiero. [10]Sii costante nel tuo sentimento, e unica sia la tua parola. [11]Sii pronto nell'ascoltare, lento nel proferire una risposta. [12]Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo; altrimenti mettiti la mano sulla bocca. [13]Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell'uomo è la sua rovina. [14]Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso. [15]Non far male né molto né poco, e da amico non divenire nemico,
Siracide - Capitolo 6
[1]perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo; così accade al peccatore, falso nelle sue parole. [2]Non ti abbandonare alla tua passione, perché non ti strazi come un toro furioso; [3]divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, sì da renderti come un legno secco. [4]Una passione malvagia rovina chi la possiede e lo fa oggetto di scherno per i nemici.
L'amicizia [5]Una bocca amabile moltiplica gli amici, un linguaggio gentile attira i saluti. [6]Siano in molti coloro che vivono in pace con te, ma i tuoi consiglieri uno su mille. [7]Se intendi farti un amico, mettilo alla prova; e non fidarti subito di lui. [8]C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura. [9]C'è anche l'amico che si cambia in nemico e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi. [10]C'è l'amico compagno a tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura. [11]Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso, e parlerà liberamente con i tuoi familiari. [12]Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te e dalla tua presenza si nasconderà. [13]Tieniti lontano dai tuoi nemici, e dai tuoi amici guàrdati. [14]Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. [15]Per un amico fedele, non c'è prezzo, non c'è peso per il suo valore. [16]Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore. [17]Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia, perché come uno è, così sarà il suo amico.
La scuola della sapienza [18]Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina, conseguirai la sapienza fino alla canizie. [19]Accòstati ad essa come chi ara e chi semina e attendi i suoi ottimi frutti; poiché faticherai un pò per coltivarla, ma presto mangerai dei suoi prodotti. [20]Essa è davvero aspra per gli stolti, l'uomo senza coraggio non ci resiste; [21]per lui peserà come una pietra di prova, non tarderà a gettarla via. [22]La sapienza infatti è come dice il suo nome, ma non a molti essa è chiara. [23]Ascolta, figlio, e accetta il mio parere; non rigettare il mio consiglio. [24]Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi, il collo nella sua catena. [25]Piega la tua spalla e portala, non disdegnare i suoi legami. [26]Avvicìnati ad essa con tutta l'anima e con tutta la tua forza resta nelle sue vie. [27]Seguine le orme e cercala, ti si manifesterà; e una volta raggiunta, non lasciarla. [28]Alla fine troverai in lei il riposo, ed essa ti si cambierà in gioia. [29]I suoi ceppi saranno per te una protezione potente, le sue catene una veste di gloria. [30]Un ornamento d'oro ha su di sé, i suoi legami sono fili di porpora violetta. [31]Te ne rivestirai come di una veste di gloria, te ne cingerai come di una corona magnifica. [32]Se lo vuoi, figlio, diventerai saggio; applicandoti totalmente, diventerai abile. [33]Se ti è caro ascoltare, imparerai; se porgerai l'orecchio, sarai saggio. [34]Frequenta le riunioni degli anziani; qualcuno è saggio? Unisciti a lui. [35]Ascolta volentieri ogni parola divina e le massime sagge non ti sfuggano. [36]Se vedi una persona saggia, và presto da lei; il tuo piede logori i gradini della sua porta. [37]Rifletti sui precetti del Signore, medita sempre sui suoi comandamenti; egli renderà saldo il tuo cuore, e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto.
Siracide - Capitolo 7
Consigli diversi [1]Non fare il male, perché il male non ti prenda. [2]Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te. [3]Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia per non raccoglierne sette volte tanto. [4]Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore. [5]Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re. [6]Non cercare di divenire giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia; altrimenti temeresti alla presenza del potente e getteresti una macchia sulla tua dirittura. [7]Non offendere l'assemblea della città e non degradarti in mezzo al popolo. [8]Non ti impigliare due volte nel peccato, perché neppure di uno resterai impunito. [9]Non dire: «Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni, e quando farò l'offerta al Dio altissimo egli l'accetterà». [10]Non mancar di fiducia nella tua preghiera e non trascurare di fare elemosina. [11]Non deridere un uomo dall'animo amareggiato, poiché c'è chi umilia e innalza. [12]Non fabbricare menzogne contro tuo fratello e neppure qualcosa di simile contro l'amico. [13]Non volere in nessun modo ricorrere alla menzogna, perché le sue conseguenze non sono buone. [14]Non parlar troppo nell'assemblea degli anziani e non ripetere le parole della tua preghiera. [15]Non disprezzare il lavoro faticoso, neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo. [16]Non unirti alla moltitudine dei peccatori, ricòrdati che la collera divina non tarderà. [17]Umilia profondamente la tua anima, perché castigo dell'empio sono fuoco e vermi. [18]Non cambiare un amico per interesse, né un fratello fedele per l'oro di Ofir. [19]Non disdegnare una sposa saggia e buona, poiché la sua bontà val più dell'oro. [20]Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente né un mercenario che dà tutto se stesso. [21]Ami l'anima tua un servo saggio e non ricusargli la libertà.
I figli [22]Hai bestiame? Abbine cura; se ti è utile, resti in tuo possesso. [23]Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza. [24]Hai figlie? Vigila sui loro corpi e non mostrare loro un volto troppo indulgente. [25]Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. [26]Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla; ma di quella odiata non fidarti.
I genitori [27]Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare i dolori di tua madre. [28]Ricorda che essi ti hanno generato; che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?
I sacerdoti [29]Temi con tutta l'anima il Signore e riverisci i suoi sacerdoti. [30]Ama con tutta la forza chi ti ha creato e non trascurare i suoi ministri. [31]Temi il Signore e onora il sacerdote, consegna la sua parte, come ti è stato comandato: primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle, vittima di santificazione e primizie delle cose sante.
I poveri e gli afflitti [32]Al povero stendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. [33]La tua generosità si estenda a ogni vivente e al morto non negare la tua grazia. [34]Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti mòstrati afflitto. [35]Non indugiare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. [36]In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato.
Siracide - Capitolo 8
Prudenza e riflessione [1]Non litigare con un uomo potente per non cadere poi nelle sue mani. [2]Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro, poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re. [3]Non litigare con un uomo linguacciuto e non aggiungere legna sul suo fuoco. [4]Non scherzare con l'ignorante, perché non siano disprezzati i tuoi antenati. [5]Non insultare un uomo convertito dal peccato, ricòrdati che siamo tutti degni di pena. [6]Non disprezzare un uomo quando è vecchio, perché anche di noi alcuni invecchieranno. [7]Non gioire per la morte di qualcuno; ricòrdati che tutti moriremo.
La tradizione [8]Non disdegnare i discorsi dei saggi, medita piuttosto le loro massime, perché da essi imparerai la dottrina e potrai essere a servizio dei grandi. [9]Non trascurare i discorsi dei vecchi, perché anch'essi hanno imparato dai loro padri; da essi imparerai l'accorgimento e come rispondere a tempo opportuno.
La prudenza [10]Non attizzare le braci del peccatore, per non bruciare nel fuoco della sua fiamma. [11]Non ritirarti dalla presenza del violento, perché egli non ponga un agguato contro di te. [12]Non imprestare a un uomo più forte di te; quello che gli hai prestato, consideralo come perduto. [13]Non garantire oltre la tua possibilità; se hai garantito, preòccupati di soddisfare. [14]Non muovere causa a un giudice, perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere. [15]Con un avventuriero non metterti in viaggio, per paura che ti diventi insopportabile; egli agirà secondo il suo capriccio e andrai con lui in rovina per la sua insipienza. [16]Non litigare con un irascibile e non traversare con lui un luogo solitario, perché ai suoi occhi il sangue è come nulla, dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà. [17]Non consigliarti con lo stolto, perché non saprà mantenere un segreto. [18]Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato, perché non sai che cosa ne seguirà. [19]Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore ed egli non abbia a portar via il tuo bene.
Siracide - Capitolo 9
Le donne [1]Non essere geloso della sposa amata, per non inculcarle malizia a tuo danno. [2]Non dare l'anima tua alla tua donna, sì che essa s'imponga sulla tua forza. [3]Non incontrarti con una donna cortigiana, che non abbia a cadere nei suoi lacci. [4]Non frequentare una cantante, per non esser preso dalle sue moine. [5]Non fissare il tuo sguardo su una vergine, per non essere coinvolto nei suoi castighi. [6]Non dare l'anima tua alle prostitute, per non perderci il patrimonio. [7]Non curiosare nelle vie della città, non aggirarti nei suoi luoghi solitari. [8]Distogli l'occhio da una donna bella, non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti sono periti; per essa l'amore brucia come fuoco. [9]Non sederti mai accanto a una donna sposata, non frequentarla per bere insieme con lei perché il tuo cuore non si innamori di lei e per la tua passione tu non scivoli nella rovina.
Rapporti con gli uomini [10]Non abbandonare un vecchio amico, perché quello recente non è uguale a lui. Vino nuovo, amico nuovo; quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere. [11]Non invidiare la gloria del peccatore, perché non sai quale sarà la sua fine. [12]Non compiacerti del benessere degli empi, ricòrdati che non giungeranno agli inferi impuniti. [13]Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere e non sperimenterai il timore della morte. Se l'avvicini, stà attento a non sbagliare perché egli non ti tolga la vita; sappi che cammini in mezzo ai lacci e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine. [14]Rispondi come puoi al prossimo e consìgliati con i saggi. [15]Conversa con uomini assennati e ogni tuo colloquio sia sulle leggi dell'Altissimo. [16]Tuoi commensali siano gli uomini giusti, il tuo vanto sia nel timore del Signore. [17]Un lavoro per mano di esperti viene lodato, ma il capo del popolo è saggio per il parlare. [18]Un uomo linguacciuto è il terrore della sua città, chi non sa controllar le parole sarà detestato.
Siracide - Capitolo 10
Il governo [1]Un governatore saggio educa il suo popolo, l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata. [2]Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri; quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti. [3]Un re senza formazione rovinerà il suo popolo; una città prospererà per il senno dei capi. [4]Il governo del mondo è nelle mani del Signore; egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto. [5]Il successo dell'uomo è nelle mani del Signore, che investirà il magistrato della sua autorità.
Contro l'orgoglio [6]Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi; non far nulla in preda all'ira. [7]Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia. [8]L'impero passa da un popolo a un altro a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze. [9]Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti. [10]La malattia è lunga, il medico se la ride; chi oggi è re, domani morirà. [11]Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi. [12]Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato. [13]Principio della superbia infatti è il peccato; chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio. Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi e lo flagella sino a finirlo. [14]Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili. [15]Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni, al loro posto ha piantato gli umili. [16]Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni, e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra. [17]Le ha estirpate e annientate, ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo. [18]Non è fatta per gli uomini la superbia, né per i nati di donna l'arroganza.
Gli uomini degni di onore [19]Quale stirpe è onorata? La stirpe dell'uomo. Quale stirpe è onorata? Coloro che temono il Signore. [20]Quale stirpe è ignobile? La stirpe dell'uomo. Quale stirpe è ignobile? Coloro che trasgrediscono i comandamenti. [21]Tra i fratelli è onorato il loro capo, ma coloro che temono il Signore lo sono ai suoi occhi. [22]Uno ricco, onorato o povero, ponga il proprio vanto nel timore del Signore. [23]Non è giusto disprezzare un povero assennato e non conviene esaltare un uomo peccatore. [24]Il nobile, il giudice e il potente sono onorati; ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore. [25]Uomini liberi serviranno un servo sapiente; un uomo intelligente non mormora per questo.
Umiltà e verità [26]Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro e non gloriarti al momento del bisogno. [27]Meglio uno che lavora e abbonda di tutto che chi va in giro vantandosi e manca di cibo. [28]Figlio, con modestia glorifica l'anima tua e rendile onore secondo che merita. [29]Chi darà ragione a uno che si dà torto da sé? Chi stimerà uno che si disprezza? [30]Un povero è onorato per la sua scienza, un ricco è onorato per la sua ricchezza. [31]Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza? Chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà?
Edited by Domenico-89 - 22/6/2016, 08:22
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