Amiamo Dio con Gesù e Maria

Siracide (o Ecclesiastico), Capitoli 1 a 10

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view post Posted on 27/7/2010, 04:29
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Domenico-89

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Siracide - Capitolo 1

I. RACCOLTA DI SENTENZE
L'origine della sapienza
[1]Ogni sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui.
[2]La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni del mondo chi potrà contarli?
[3]L'altezza del cielo, l'estensione della terra,
la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?
[4]Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.
[5]A chi fu rivelata la radice della sapienza?
Chi conosce i suoi disegni?
[6]Uno solo è sapiente, molto terribile,
seduto sopra il trono.
[7]Il Signore ha creato la sapienza;
l'ha vista e l'ha misurata,
l'ha diffusa su tutte le sue opere,
[8]su ogni mortale, secondo la sua generosità,
la elargì a quanti lo amano.

Il timore di Dio
[9]Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona di esultanza.
[10]Il timore del Signore allieta il cuore
e dà contentezza, gioia e lunga vita.
[11]Per chi teme il Signore andrà bene alla fine,
sarà benedetto nel giorno della sua morte.
[12]Principio della sapienza è temere il Signore;
essa fu creata con i fedeli nel seno materno.
[13]Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento perenne;
resterà fedelmente con i loro discendenti.
[14]Pienezza della sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri devoti.
[15]Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
i magazzini dei suoi frutti.
[16]Corona della sapienza è il timore del Signore;
fa fiorire la pace e la salute.
[17]Dio ha visto e misurato la sapienza;
ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza;
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.
[18]Radice della sapienza è temere il Signore;
i suoi rami sono lunga vita.

Pazienza e controllo di sé
[19]La collera ingiusta non si potrà giustificare,
poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina.
[20]Il paziente sopporterà per qualche tempo;
alla fine sgorgherà la sua gioia;
[21]per qualche tempo terrà nascoste le parole
e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza.

Sapienza e rettitudine
[22]Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive,
ma per il peccatore la pietà è un abominio.
[23]Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti;
allora il Signore te la concederà.
[24]Il timore del Signore è sapienza e istruzione,
si compiace della fiducia e della mansuetudine.
[25]Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.
[26]Non essere finto davanti agli uomini
e controlla le tue parole.
[27]Non esaltarti per non cadere
e per non attirarti il disonore;
[28]il Signore svelerà i tuoi segreti
e ti umilierà davanti all'assemblea,
[29]perché non hai ricercato il timore del Signore
e il tuo cuore è pieno di inganno.

Siracide - Capitolo 2

Il timore di Dio nella prova
[1]Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
[2]Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
[3]Stà unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
[4]Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
[5]perché con il fuoco si prova l'oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
[6]Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
[7]Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;
non deviate per non cadere.
[8]Voi che temete il Signore, confidate in lui;
il vostro salario non verrà meno.
[9]Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,
la felicità eterna e la misericordia.
[10]Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?
[11]Perché il Signore è clemente e misericordioso,
rimette i peccati e salva al momento della tribolazione.
[12]Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti
e al peccatore che cammina su due strade!
[13]Guai al cuore indolente perché non ha fede;
per questo non sarà protetto.
[14]Guai a voi che avete perduto la pazienza;
che farete quando il Signore verrà a visitarvi?
[15]Coloro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole;
e coloro che lo amano seguono le sue vie.
[16]Coloro che temono il Signore cercano di piacergli;
e coloro che lo amano si saziano della legge.
[17]Coloro che temono il Signore tengono pronti i loro
cuori
e umiliano l'anima loro davanti a lui.
[18]Gettiamoci nelle braccia del Signore
e non nelle braccia degli uomini;
poiché, quale è la sua grandezza,
tale è anche la sua misericordia.

Siracide - Capitolo 3

Doveri verso i genitori
[1]Figli, ascoltatemi, sono vostro padre;
agite in modo da essere salvati.
[2]Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
[3]Chi onora il padre espia i peccati;
[4]chi riverisce la madre è come chi accumula tesori.
[5]Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
[6]Chi riverisce il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
[7]Chi teme il Signore rispetta il padre
e serve come padroni i genitori.
[8]Onora tuo padre a fatti e a parole,
perché scenda su di te la sua benedizione.
[9]La benedizione del padre consolida le case dei figli,
la maledizione della madre ne scalza le fondamenta.
[10]Non vantarti del disonore di tuo padre,
perché il disonore del padre non è gloria per te;
[11]la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre,
vergogna per i figli è una madre nel disonore.
[12]Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
[13]Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.
[14]Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.
[15]Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te;
come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati.
[16]Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore,
chi insulta la madre è maledetto dal Signore.

L'umiltà
[17]Figlio, nella tua attività sii modesto,
sarai amato dall'uomo gradito a Dio.
[18]Quanto più sei grande, tanto più umìliati;
così troverai grazia davanti al Signore;
[19]perché grande è la potenza del Signore
[20]e dagli umili egli è glorificato.
[21]Non cercare le cose troppo difficili per te,
non indagare le cose per te troppo grandi.
[22]Bada a quello che ti è stato comandato,
poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose.
[23]Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità,
poiché ti è stato mostrato
più di quanto comprende un'intelligenza umana.
[24]Molti ha fatto smarrire la loro presunzione,
una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri.

L'orgoglio
[25]Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male;
chi ama il pericolo in esso si perderà.
[26]Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato.
[27]La sventura non guarisce il superbo,
perché la pianta del male si è radicata in lui.
[28]Una mente saggia medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.

Carità verso i poveri
[29]L'acqua spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati.
[30]Chi ricambia il bene provvede all'avvenire,
al momento della sua caduta troverà un sostegno.

Siracide - Capitolo 4

[1]Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
[2]Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo gia in difficoltà.
[3]Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
[4]Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
[5]Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
[6]perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
[7]Fatti amare dalla comunità, davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
[9]Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
[10]Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

La sapienza educatrice
[11]La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
[12]Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
[13]Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
[14]Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
[15]Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
[16]Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
[17]Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
[18]ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
[19]Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

Pudore e rispetto umano
[20]Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
[21]C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
[22]Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
[23]Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
[24]Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
[25]Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
[26]Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
[27]Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
[28]Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
[29]Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
[30]Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
[31]La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.

Siracide - Capitolo 5

Ricchezza e presunzione
[1]Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Questo mi basta».
[2]Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
[3]Non dire: «Chi mi dominerà?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
[4]Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
[5]Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
[6]Non dire: «La sua misericordia è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui ci sono misericordia e ira,
il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
[7]Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[8]Non confidare in ricchezze ingiuste,
perché non ti gioveranno nel giorno della sventura.

Fermezza e dominio di sé
[9]Non ventilare il grano a qualsiasi vento
e non camminare su qualsiasi sentiero.
[10]Sii costante nel tuo sentimento,
e unica sia la tua parola.
[11]Sii pronto nell'ascoltare,
lento nel proferire una risposta.
[12]Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo;
altrimenti mettiti la mano sulla bocca.
[13]Nel parlare ci può essere onore o disonore;
la lingua dell'uomo è la sua rovina.
[14]Non meritare il titolo di calunniatore
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l'uomo falso.
[15]Non far male né molto né poco,
e da amico non divenire nemico,

Siracide - Capitolo 6

[1]perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo;
così accade al peccatore, falso nelle sue parole.
[2]Non ti abbandonare alla tua passione,
perché non ti strazi come un toro furioso;
[3]divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti,
sì da renderti come un legno secco.
[4]Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

L'amicizia
[5]Una bocca amabile moltiplica gli amici,
un linguaggio gentile attira i saluti.
[6]Siano in molti coloro che vivono in pace con te,
ma i tuoi consiglieri uno su mille.
[7]Se intendi farti un amico, mettilo alla prova;
e non fidarti subito di lui.
[8]C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
[9]C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
[10]C'è l'amico compagno a tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
[11]Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso,
e parlerà liberamente con i tuoi familiari.
[12]Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e dalla tua presenza si nasconderà.
[13]Tieniti lontano dai tuoi nemici,
e dai tuoi amici guàrdati.
[14]Un amico fedele è una protezione potente,
chi lo trova, trova un tesoro.
[15]Per un amico fedele, non c'è prezzo,
non c'è peso per il suo valore.
[16]Un amico fedele è un balsamo di vita,
lo troveranno quanti temono il Signore.
[17]Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia,
perché come uno è, così sarà il suo amico.

La scuola della sapienza
[18]Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina,
conseguirai la sapienza fino alla canizie.
[19]Accòstati ad essa come chi ara e chi semina
e attendi i suoi ottimi frutti;
poiché faticherai un pò per coltivarla,
ma presto mangerai dei suoi prodotti.
[20]Essa è davvero aspra per gli stolti,
l'uomo senza coraggio non ci resiste;
[21]per lui peserà come una pietra di prova,
non tarderà a gettarla via.
[22]La sapienza infatti è come dice il suo nome,
ma non a molti essa è chiara.
[23]Ascolta, figlio, e accetta il mio parere;
non rigettare il mio consiglio.
[24]Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi,
il collo nella sua catena.
[25]Piega la tua spalla e portala,
non disdegnare i suoi legami.
[26]Avvicìnati ad essa con tutta l'anima
e con tutta la tua forza resta nelle sue vie.
[27]Seguine le orme e cercala, ti si manifesterà;
e una volta raggiunta, non lasciarla.
[28]Alla fine troverai in lei il riposo,
ed essa ti si cambierà in gioia.
[29]I suoi ceppi saranno per te una protezione potente,
le sue catene una veste di gloria.
[30]Un ornamento d'oro ha su di sé,
i suoi legami sono fili di porpora violetta.
[31]Te ne rivestirai come di una veste di gloria,
te ne cingerai come di una corona magnifica.
[32]Se lo vuoi, figlio, diventerai saggio;
applicandoti totalmente, diventerai abile.
[33]Se ti è caro ascoltare, imparerai;
se porgerai l'orecchio, sarai saggio.
[34]Frequenta le riunioni degli anziani;
qualcuno è saggio? Unisciti a lui.
[35]Ascolta volentieri ogni parola divina
e le massime sagge non ti sfuggano.
[36]Se vedi una persona saggia, và presto da lei;
il tuo piede logori i gradini della sua porta.
[37]Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto.

Siracide - Capitolo 7

Consigli diversi
[1]Non fare il male, perché il male non ti prenda.
[2]Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te.
[3]Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia
per non raccoglierne sette volte tanto.
[4]Non domandare al Signore il potere
né al re un posto di onore.
[5]Non farti giusto davanti al Signore
né saggio davanti al re.
[6]Non cercare di divenire giudice,
che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia;
altrimenti temeresti alla presenza del potente
e getteresti una macchia sulla tua dirittura.
[7]Non offendere l'assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
[8]Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
[9]Non dire: «Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni,
e quando farò l'offerta al Dio altissimo
egli l'accetterà».
[10]Non mancar di fiducia nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
[11]Non deridere un uomo dall'animo amareggiato,
poiché c'è chi umilia e innalza.
[12]Non fabbricare menzogne contro tuo fratello
e neppure qualcosa di simile contro l'amico.
[13]Non volere in nessun modo ricorrere alla menzogna,
perché le sue conseguenze non sono buone.
[14]Non parlar troppo nell'assemblea degli anziani
e non ripetere le parole della tua preghiera.
[15]Non disprezzare il lavoro faticoso,
neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo.
[16]Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
[17]Umilia profondamente la tua anima,
perché castigo dell'empio sono fuoco e vermi.
[18]Non cambiare un amico per interesse,
né un fratello fedele per l'oro di Ofir.
[19]Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua bontà val più dell'oro.
[20]Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente
né un mercenario che dà tutto se stesso.
[21]Ami l'anima tua un servo saggio
e non ricusargli la libertà.

I figli
[22]Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso.
[23]Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza.
[24]Hai figlie? Vigila sui loro corpi
e non mostrare loro un volto troppo indulgente.
[25]Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare;
ma sposala a un uomo assennato.
[26]Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla;
ma di quella odiata non fidarti.

I genitori
[27]Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare i dolori di tua madre.
[28]Ricorda che essi ti hanno generato;
che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

I sacerdoti
[29]Temi con tutta l'anima il Signore
e riverisci i suoi sacerdoti.
[30]Ama con tutta la forza chi ti ha creato
e non trascurare i suoi ministri.
[31]Temi il Signore e onora il sacerdote,
consegna la sua parte, come ti è stato comandato:
primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle,
vittima di santificazione e primizie delle cose sante.

I poveri e gli afflitti
[32]Al povero stendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
[33]La tua generosità si estenda a ogni vivente
e al morto non negare la tua grazia.
[34]Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti mòstrati afflitto.
[35]Non indugiare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.
[36]In tutte le tue opere ricordati della tua fine
e non cadrai mai nel peccato.

Siracide - Capitolo 8

Prudenza e riflessione
[1]Non litigare con un uomo potente
per non cadere poi nelle sue mani.
[2]Non litigare con un uomo ricco,
perché egli non t'opponga il peso del suo danaro,
poiché l'oro ha corrotto molti
e ha fatto deviare il cuore dei re.
[3]Non litigare con un uomo linguacciuto
e non aggiungere legna sul suo fuoco.
[4]Non scherzare con l'ignorante,
perché non siano disprezzati i tuoi antenati.
[5]Non insultare un uomo convertito dal peccato,
ricòrdati che siamo tutti degni di pena.
[6]Non disprezzare un uomo quando è vecchio,
perché anche di noi alcuni invecchieranno.
[7]Non gioire per la morte di qualcuno;
ricòrdati che tutti moriremo.

La tradizione
[8]Non disdegnare i discorsi dei saggi,
medita piuttosto le loro massime,
perché da essi imparerai la dottrina
e potrai essere a servizio dei grandi.
[9]Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch'essi hanno imparato dai loro padri;
da essi imparerai l'accorgimento
e come rispondere a tempo opportuno.

La prudenza
[10]Non attizzare le braci del peccatore,
per non bruciare nel fuoco della sua fiamma.
[11]Non ritirarti dalla presenza del violento,
perché egli non ponga un agguato contro di te.
[12]Non imprestare a un uomo più forte di te;
quello che gli hai prestato, consideralo come perduto.
[13]Non garantire oltre la tua possibilità;
se hai garantito, preòccupati di soddisfare.
[14]Non muovere causa a un giudice,
perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere.
[15]Con un avventuriero non metterti in viaggio,
per paura che ti diventi insopportabile;
egli agirà secondo il suo capriccio
e andrai con lui in rovina per la sua insipienza.
[16]Non litigare con un irascibile
e non traversare con lui un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come nulla,
dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà.
[17]Non consigliarti con lo stolto,
perché non saprà mantenere un segreto.
[18]Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato,
perché non sai che cosa ne seguirà.
[19]Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore
ed egli non abbia a portar via il tuo bene.

Siracide - Capitolo 9

Le donne
[1]Non essere geloso della sposa amata,
per non inculcarle malizia a tuo danno.
[2]Non dare l'anima tua alla tua donna,
sì che essa s'imponga sulla tua forza.
[3]Non incontrarti con una donna cortigiana,
che non abbia a cadere nei suoi lacci.
[4]Non frequentare una cantante,
per non esser preso dalle sue moine.
[5]Non fissare il tuo sguardo su una vergine,
per non essere coinvolto nei suoi castighi.
[6]Non dare l'anima tua alle prostitute,
per non perderci il patrimonio.
[7]Non curiosare nelle vie della città,
non aggirarti nei suoi luoghi solitari.
[8]Distogli l'occhio da una donna bella,
non fissare una bellezza che non ti appartiene.
Per la bellezza di una donna molti sono periti;
per essa l'amore brucia come fuoco.
[9]Non sederti mai accanto a una donna sposata,
non frequentarla per bere insieme con lei
perché il tuo cuore non si innamori di lei
e per la tua passione tu non scivoli nella rovina.

Rapporti con gli uomini
[10]Non abbandonare un vecchio amico,
perché quello recente non è uguale a lui.
Vino nuovo, amico nuovo;
quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere.
[11]Non invidiare la gloria del peccatore,
perché non sai quale sarà la sua fine.
[12]Non compiacerti del benessere degli empi,
ricòrdati che non giungeranno agli inferi impuniti.
[13]Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere
e non sperimenterai il timore della morte.
Se l'avvicini, stà attento a non sbagliare
perché egli non ti tolga la vita;
sappi che cammini in mezzo ai lacci
e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine.
[14]Rispondi come puoi al prossimo
e consìgliati con i saggi.
[15]Conversa con uomini assennati
e ogni tuo colloquio sia sulle leggi dell'Altissimo.
[16]Tuoi commensali siano gli uomini giusti,
il tuo vanto sia nel timore del Signore.
[17]Un lavoro per mano di esperti viene lodato,
ma il capo del popolo è saggio per il parlare.
[18]Un uomo linguacciuto è il terrore della sua città,
chi non sa controllar le parole sarà detestato.



Siracide - Capitolo 10

Il governo
[1]Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.
[2]Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti.
[3]Un re senza formazione rovinerà il suo popolo;
una città prospererà per il senno dei capi.
[4]Il governo del mondo è nelle mani del Signore;
egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto.
[5]Il successo dell'uomo è nelle mani del Signore,
che investirà il magistrato della sua autorità.

Contro l'orgoglio
[6]Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi;
non far nulla in preda all'ira.
[7]Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,
all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia.
[8]L'impero passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
[9]Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?
Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.
[10]La malattia è lunga, il medico se la ride;
chi oggi è re, domani morirà.
[11]Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi.
[12]Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore,
tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato.
[13]Principio della superbia infatti è il peccato;
chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio.
Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi
e lo flagella sino a finirlo.
[14]Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere gli umili.
[15]Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
[16]Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni,
e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra.
[17]Le ha estirpate e annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
[18]Non è fatta per gli uomini la superbia,
né per i nati di donna l'arroganza.

Gli uomini degni di onore
[19]Quale stirpe è onorata? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è onorata?
Coloro che temono il Signore.
[20]Quale stirpe è ignobile? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è ignobile?
Coloro che trasgrediscono i comandamenti.
[21]Tra i fratelli è onorato il loro capo,
ma coloro che temono il Signore lo sono ai suoi occhi.
[22]Uno ricco, onorato o povero,
ponga il proprio vanto nel timore del Signore.
[23]Non è giusto disprezzare un povero assennato
e non conviene esaltare un uomo peccatore.
[24]Il nobile, il giudice e il potente sono onorati;
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
[25]Uomini liberi serviranno un servo sapiente;
un uomo intelligente non mormora per questo.

Umiltà e verità
[26]Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro
e non gloriarti al momento del bisogno.
[27]Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
che chi va in giro vantandosi e manca di cibo.
[28]Figlio, con modestia glorifica l'anima tua
e rendile onore secondo che merita.
[29]Chi darà ragione a uno che si dà torto da sé?
Chi stimerà uno che si disprezza?
[30]Un povero è onorato per la sua scienza,
un ricco è onorato per la sua ricchezza.
[31]Chi è onorato nella povertà,
quanto più lo sarà nella ricchezza?
Chi è disprezzato nella ricchezza,
quanto più lo sarà nella povertà?

Edited by Domenico-89 - 22/6/2016, 08:22
 
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