Amiamo Dio con Gesù e Maria

Parla o Signore - Seconda parte

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view post Posted on 14/8/2010, 13:39
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Domenico-89

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LA PREGHIERA


I - IN CONTINUA PREGHIERA

1. "La tua vita sono Io", "piccolo" mio! Ah, come vorrei esserlo realmente! Come tutto cambierebbe in te: "il mio giogo" sarebbe "dolce e il mio carico leggero", perché Io riverserei nel tuo spirito tutta la dolcezza del mio amore ... tutta la carica inesauribile della mia forza. Ma, non dovrai staccarti mai da me.

Se credi veramente che Io sono il tuo Dio e che tutto ti viene da me, la tua unica aspirazione deve essere di stare sempre unito a me: "Rimanete uniti a me e io a voi... Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane unito alla vite, così anche voi, se non rimanete uniti a me. Io sono la vite, voi i tralci. Se uno rimane unito a me, produce molto frutto, perchè senza di me non potete far nulla.

Se uno non rimane unito a me, viene gettato via come i tralci secchi ". (Gv.15,4).

Hai capito? ... In continua preghiera ti voglio: "Bisogna pregare sempre, senza stancarsi mai". (Lc.18, l)



2. La preghiera deve firmare come la trama o il tessuto connettivo, che dà unità a tutta la tua giornata.

Ancora di più: Dalla preghiera deve scaturire ogni tua azione e decisione; l'attività esteriore deve essere come una proiezione della tue vita interiore, della tua unione con me, come l'uva proviene dal "tralcio che sta unito alla vite".

No, non possono produrre frutti salutari quelle attività che nascono solo dal tuo naturale entusiasmo o dal dinamismo frenetico, che lascia poco spazio alla preghiera...

Potranno produrre solo frutti artificiali: seducenti, ma non nutrienti.

Io sono "La Vite", Io sono la linfa vitale, Io sono "il Sole" che dà luce, calore e vita... Tu sei il mio "piccolo tralcio": staccato da me, diventi un tralcio secco, coperto di foglie secche.

Non ti sottovaluto con questo, al contrario:

- Se "rimani unito a me, produrrai frutti abbondanti", gli stessi frutti sorprendenti del tuo Dio...

- Perchè Io, che sono "la Vite ", posso produrre "i frutti" solo nei miei "tralci".

- Se tu sei "una cosa sola" con me, le tue attività, anche se poche, "faranno molto frutto", perché sgorgheranno dal mio Cuore vivente in te..

Se sarai come un "tralcio" tutto compenetrato del mio Spirito, anche il tuo più piccolo gesto farà sprigionare tanta luce... la mia luce!
II - "UNA SOLA E' LA COSA NECESSARIA"

Convinciti una buona volta: Devi correre di meno e contemplare di più... Specialmente quando hai "molte cose" che ti assorbono: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose; ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno".

Perché ti affanni tanto, povero figlio mio? Ancora non hai capito chi sono Io... e chi sei tu! Tu sei un povero "nulla" senza di me: "Anche il piú perfetto tra gli uomini, privo della tua sapienza sarebbe stimato un nulla"! (Sap. 9,6). Me devi volere! Me devi cercare, prima di ogni cosa. Da me ti viene tutto... perchè "Io sono tutto"! Tutto quello che di bello, di buono, di grande ti serve per realizzare te stesso puoi trovarlo in me, soltanto in me!

Vivi immerso in me, continuamente... come il pesce nel mare!

Devi "perdere " più tempo con me!

Se "lascerai" ogni altra cosa per incontrarti con me, "Io ti darò il centuplo" ...anche quaggiù: Ti farò ricuperare il tempo che "perdi con me, moltiplicando le tue energie, rendendo più feconda ogni tua attività, ogni tua parola.

Sì, perché sono lo il Signore del tempo.

Quando tu sei unito a me, stai certo che puoi realizzare molto di più, in minor tempo, e con maggiore efficacia.
III - "ORA ET LABORA" (PREGHIERA e LAVORO)

1. Certo, Io voglio che tu faccia la tua parte e collabori con me, trafficando "i talenti" ...nel tempo e nella misura che voglio Io (non di più).

Ma, senza farti tante illusioni: Il filo serve per trasportare la corrente, ma non è capace di produrla.

La finestra che si apre permette alla luce di entrare nella stanza, ma non è la finestra aperta che genera la luce. Tu sei la finestra, non il sole.

La tua attività è il filo, non la luce, che viene invece prodotta dalla centrale.

Tienilo sempre presente: montagne di attività e di mezzi efficientissimi, pur essendo necessari, (come il filo), non potranno mai generare nelle anime una sola briciola di Grazia, che è di natura soprannaturale e rimane sempre un dono gratuito di Dio.

Ne sei fermamente convinto tu?... Molti dei miei amici e collaboratori si preoccupano di moltiplicare i "fili" del proprio inquieto attivismo, anzichè rafforzare, con la preghiera, i collegamenti con la centrale.

E le conseguenze sono deleterie per tutti: orgoglio, presunzione, rivalità, polemiche interminabili, tensioni interiori ed esteriori.



2. No, figlio mio, non così. Qualsiasi altra cosa potrai tralasciare, (quando non trovi il tempo), eccetto la preghiera: Più grandi sono le opere da compiere e più hai bisogno della mia luce e della mia forza, che viene a te soltanto dalla preghiera, cioè dalla tua unione con une.

Te Io cerco, non le tue cose.

Tu mi premi, prima che il tuo lavoro.

Tu ani servi, prima e più che le tue attività: La mia prima opera sei tu.

Te voglio preparare, prima di tutto: Voglio cambiare il tuo cuore, per "rinnovare tutte le cose"



3. "Ma, anche il lavoro è preghíera" (Così pensano tanti). E, in parte, è vero.

Si, anche l'azione può diventare preghiera; ma solo quando sgorga dall'orazione e ad essa riconduce.

Allora tutto diventa preghiera, perché tutto è permeato di preghiera, (cioè orientato verso Dio).

E la preghiera si traduce in opere d'amore. Cerca nella preghiera ogni ispirazione...

in qualunque momento ... per qualsiasi cosa:

- La preghiera ti suggerisce l'attività giusta al momento giusto.

La preghiera ti fa trovare le parole più convincenti, quelle che penetrano i cuori.

Quando le tue parole e le tue attività passano attraverso il filtro della preghiera, si fanno più limpide e più incisive.

Se confidi nella mia Grazia, più che nella tua saggezza, la mia luce verrà sovrabbondante in te, proprio nei momenti più impensati, nei tempi e nelle circostanze meno favorevoli, (come ti ho insegnato nel Salmo 126):

"Invano vi alzate presto il mattino, andate a riposare tardi la sera, e vi guadagnate il pane con fatica: ai suoi amici il Signore lo dona anche "nel sonno" (cioè: anche quando riposano). (nella versione nuovissima): "il Signore ne dà il doppio a chi ama".



4. E’ chiaro che non dovrai trascurare i doveri del tuo stato, per metterti a pregare.

Al contrario, la preghiera (quella autentica) ti spingerà a compierli con maggiore puntualità e precisione, perché partecipino del tuo atteggiamento orante e diventino anch'essi preghiera.

Dovrai, però, organizzare meglio la tua giornata dando ad ogni cosa il tempo che merita, secondo una equilibrata gerarchia di valori (e non secondo l'attrattiva o la pressione che essa esercita su di te).



5. Comincia fin dal mattina a ritagliare un po' di tempo da tutte le tue cose, per dedicarlo esclusivamente a me.

- La meditazione deve essere la tua prima occupazione: il colloquio mattutino col tuo "Maestro e Signore" inquadrerà meglio tutta la tua giornata e renderà illuminata ogni tua decisione ed equilibrata ogni tua azione.

- E poi, comincia con la preghiera ogni singola azione, chiedendo a me la luce per vedere qual' è la mia volontà e la forza per compierla bene.

Durante il lavoro, solleva rapidamente lo sguardo a me: non puoi immaginare quale gioia mi dai (e quanto bene fai a te stesso) quando interrompi il tuo lavoro, proprio sul più bello, per ricorrere a me ed esprimermi il tuo amore e la fiducia che riponi in me.

Ripetimelo sempre (anche quando lavori):

- O mio Dio, senza di te nulla io posso... Tutto mi viene da Te: Tutto io posso in Te!
IV - "LA PREGHIERA": CHE COS' E'?...

l. La preghiera è il prezioso legame che ti unisce a me, fonte di ogni bene.

Oh, meraviglie della preghiera!

Nessuno potrà mai spiegartele a parole, nemmeno Io: Il rapporto con l'Infinito, infatti, non può essere definito con parole umane.

Solo l'esperienza può, in una certa misura, fartene gustare la dolcezza deliziosa... e fartene toccare con mano la potenza sovrumana.

Solo pregando si impara a pregare: Pregando capirai

- che sono infinite le forme e le modalità della preghiera...

- che bisogna progredire sempre nel cammino della preghiera, senza bloccarsi nella stessa forma.

Pregando ti accorgerai che la preghiera è più semplice e

- Più facile di quanto non si creda, perché è un bisogno vitale dello spirito, come il respiro;

- ma, nello stesso tempo, è molto facile che venga fraintesa o falsata.



2. Pregare non significa "recitare preghiere", anche se la "recita" di preghiere può giovare alla preghiera. La preghiera (quella vera, quella che incide sulla vita e la trasforma) è qualcosa di più ... E' insieme:

- implorazione umile e fiduciosa... ma, soprattutto,

- adorazione, lode, ringraziamento...

- è rapporto d'amore ... comunione intima con una Persona viva, che ti sta dentro, "più intimo di te stesso", che ti avvolge continuamente con la sua tenerezza ineffabile;

- è sguardo silenzioso

- dialogo attento e devoto con la sapienza eterna, che brama comunicarsi a te, come ad amico e confidente: Vi ho chiamato amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l'ho fato conoscere (Gv.15,15).

è ascolto di me...

è meditazione della mia Parola scritta

e della mia Parola viva, che ti risuona nel cuore;

è consenso dcile e pronto ad ogni mia ispirazione, ad ogni cenno della mia Volontà

è vivere insieme con me... lottare, amare, soffrire, operare con me... all'unisono con i miei sentimenti e con le mie proposte.

Tutto questo è la preghiera... e ancora di più:

- E' fondamento di tutta la tua vita!

- E' il legame più forte che ti tiene unito a me! E' la fonte di tutti i doni divini.

Quando preghi, ripetimi spesso, come il profeta Samuele: "Parla o Signore, che il tuo servo ti ascolta" (1 Sam. 3,10)

oppure (col Salmo 27): "A te grido, Signore, non restare in silenzio, mio Dio, perché, se tu non parli, io sono come chi scende nella fissa ".



3. Ma, fai bene attenzione...

Proprio la preghiera può diventare un pericolo:

- se nella preghiera cerchi te stesso più che me,

- se ascolti il tuo sentimento, più che la mia Parola,

- se ti appoggi sul tuo fervore sensibile, anziché sulla mia Grazia.

Allora la preghiera diventa:

- un laccio che ti soffoca

- un fondamento instabile, che fa crollare tutto,

- una fonte inquinata, che inaridisce tutta la tua vita spirituale.

No, figlio mio,

- non cercare di afferrarmi con i tuoi fervori sensibili: stringeresti solo te stesso.

- Non illuderti di potermi soddisfare con le tue belle parole infuocate d'amore: ogni tuo sforzo sensibile non fa altro che restringere il tuo cuore... e il flusso della mia Grazia.



4. Ascoltami: Tu non sarai mai capace di vera preghiera. La preghiera (come tutta la vita spirituale) è un dono "dell'alto ".

Solo lo Spirito di Dio sa mettere in moto il meccanismo della preghiera.

Lascia perciò che sia Lui a pregare in te, anziché tormentarti inutilmente:

"Lo Spirito viene in aiuto della nostra debolezza, perché noi non sappiamo neppure come dobbiamo pregare, mentre lo Spirito stesso prega Dio per noi con sospiri che non si possono spiegare a parole". (Rom. 8,26).

Quando ti metti a pregare, non cominciare subito a "sprecare parole" come i pagani. (Mt.6,7).

- "Fermati" un po', in silenzio, davanti a me.

- "Togliti i calzari" (Es.3,5), perché nessun movimento, nessuna tensione o agitazione possa distorcere la voce soave dello "spirito".
V - ONNIPOTENZA BELLA PREGHIERA

l. Credi fermamente nella potenza infinita della preghiera! Quando preghi, tu puoi tutto, perché hai a tua disposizione il mio "Amore onnipotente":

E' "la fede nel mio amore" che rende onnipotente la tua preghiera!

Ma ci credi veramente che Io ti amo: Che ti amo infinitamente... più di quanto ti ami tu stesso? E allora, come puoi dubitare?... Fidati di me, sempre!

Nulla ti nego di ciò che giova al tuo vero bene: Ma il tuo vero bene è solo quello che voglio Io. La tua felicità coincide sempre con la mia Volontà. "Questa è la fiducia che abbiamo in Lui: Qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà Egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta, sappiamo già di avere quello che gli abbiamo chiesto ". (1 Gv. 5,14).

2. Figlio mio, come vorrei aiutarti, consolarti, trasformati!

Ma la tua "Poca fede" blocca la mia onnipotenza. Quando tu dubiti o ti scoraggi, non fai preghiera, perché guardi a te stesso e non a me:

- credi nella tua previdenza, non nella mia Provvidenza;

- confidi nella tua logica, non nella mia Grazia onnipotente;

sei attaccato ai tuoi progetti, non al mio divino Volere, sempre vigile e provvidente.

Sii certo del mio aiuto, senza guardare alla violenza della tempesta:

- Vedrai, al momento giusto, moltiplicarsi le tue energie o appianarsi le difficoltà, in maniera imprevedibile... proprio quando ti credevi irrimediabilmente perduto.

- Vedrai come tutto può cambiare con la preghiera, quando meno te l'aspetti.

- Vedrai quanto breve dura la battaglia... e come sorge presto l'alba della risurrezione!

Fiducia incrollabile voglio nella tua preghiera.

Se la tua è grande fiducia solo quando ci vedi chiari i motivi di sicurezza, è segno che non vivi di fede. La fede ha un solo motivo:

La bontà paterna e misericordiosa di Dio. Tutto devi sperare da me, anche "l'impossibile "... perché "nulla è impossibile a Dio"... (Lc. 1,37). Dove sarebbe la mia onnipotenza, se non facessi, per tuo amore, anche "ciò che è impossibile all'uomo"?

Sapessi quale gioia mi dai, quando mi chiedi certe grazie apparentemente "impossibili", con la certezza di ottenerle!



3. Una sola cosa è impossibile per me: Non amare le mie creature ...o amarle in maniera sbagliata: Io, tuo Dio, non sarò mai capace di concederti una cosa che potrebbe danneggiarti (anche se tu me la chiedi con insistenza)...
VI - "VENITE A ME"



1. Se hai fede nel mio Amore, guarda a me in ogni difficoltà:

Quando hai l'animo triste e il cuore in subbuglio, quando ti senti immerso, fino alla gola, nell'angoscia e nell'amarezza... "vieni a me e lo ti darò sollievo". (Mt. 11, 28). Quando il dubbio ti tormenta... o le tenebre ti spaventano...

Quando ti senti agghiacciare dalla disperazione o dallo scoraggiamento, un tuffo prolungato nella preghiera: e ritorna la pace!

Quando senti tutta la debolezza della tua natura di fronte alla violenza della tentazione...

e "il nemico" ti fa credere inutile ogni resistenza e ti senti abbandonato miche da Dio...

proprio in quei momenti terribili Io sono più vicino a te (anche se nascosto):

Gridami forte il tuo bisogno d'aiuto... e la sicurezza che riponi in me:

"O Padre, io credo che tu mi ami e che sei capace di fare tutto per il mio bene!

Mi fido di Te! Confido e mti abbandono in Te. Ma Tu aumenta la mia fede!"

Ripetimelo sempre..... Non puoi immaginare quanta gioia mì dai!



2. No, non mi sono stancato di te!

Non posso stancarmi, perché lo sono Dio, l'Amore instancabile:

Ti voglio guarire!... Ti voglio liberare!... Ti voglio condurre sempre più avanti nella mia intimità: "Ecco, Io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, Io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con mne". (Ap. 3,20).

Ma ho bisogno della tua fiducia: una fiducia immensa nel mio Cuore!

Si, entra nell'intimità del mio Cuore: Qui adora ... taci ... ascolta... Qui troverai tutto! Qui ti farò partecipe dei miei sentimenti, dei miei sogni, delle mie strategie d'amore!

No, non uscirne mai! Non cercare altrove...



3. Attraverso il mio Cuore, potrai penetrare nella vita intima della Trinità (!)... e partecipare alle relazioni d'amore delle tre divine Persone. Oh, la Trinità Santissima!

Abisso insondabile di misteri... eppure tanto vicina agli uomini: Fonte della loro vita, della loro gioia, della loro comunione d'amore: "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola" . (Gv. 17,21).

Sappi che la tua vita spirituale e comunitaria potrà progredire seriamente, quando in te si renderà più esplicita la comunione con la Trinità santa, che dimora in te.

Non pensare che tutto questo sia "riserva per i mistici": E' un dono per tutti...

E' la Vita divina (o Grazia), portata in voi dal Battesimo. Basterebbe "aprire la porta"... e lasciarsi inondare da questo Oceano di Luce, senza frapporre ostacoli.
VII - "PERSEVERANTI NELLA PREGHIERA" (Rom. 12,12) (Col. 4,2)

l. Se hai fede nel mio amore, devi continuare a "bussare" sempre, senza mai desistere (Lc.11,9), senza stancarti per i miei apparenti rifiuti, come la Cananea... come il cieco di Gerico... (Lc.18,35) "O Gesù aiutami!... Non ti puoi rifiutare. L'hai detto tu stesso: "Qualunque cosa domanderete nel mio nome, Io la farò.

"Nel tuo nome" io te la chiedo"... Oh, quanto mi piace questa "violenza" che fai al mio Cuore: Il regno di Dio soffre violenza e i violenti se ne impadronoscono" (Mt.11,12).

E quando non bastasse quella tua, ricorri alla "violenza collettiva" (o comunitaria).

Chiedi aiuto a qualcuno che ci crede sul serio: e vedrai quale potenza ha presso di me l'accordo fraterno: ti assicuro che, se due di voi si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio la concederà... (Mt. 18,19). Prova, e vedrai miracoli...



2. Ma i miracoli sono legati alla fede. E la fede alla preghiera.

Perciò devi essere insistente nella preghiera, anche quando ti appare tutto buio, senza speranza o senza via di uscita.

Proprio allora, anzi, la perseveranza nella preghiera diventa il segno della vera fede e il segreto di ogni progresso e di ogni riuscita.

"Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza".

La piú grande gloria che puoi darmi è quella di cercare in me la soluzione di tutte le tue difficoltà, anziché assillarti e scervellarti inutilmente: Non si può infatti. continuare ostinatamente a "bussare", se non si è certi che "l 'amico" ascolta e "verra ad aprire".

E' per questo che nel mio Vangelo ve ne parlo sempre: "Vi dico che, se anche non si alzerà a darglielei per amicizia, si alzerà e gliene darà quanti gliene occorrono, almeno per la sua insistenza".

Perciò io vi dico: Chiedete e riceverete... Bussate e vi sarà aperto. Se vostro figlio vi chiede un pesce, voi gli dareste un serpente?... Dunque se voi che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste"... (Lc.11,5).

E ancora: "Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi..."

E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che lo invocano giorno e notte? "... (Lc. 18,1).

Non senti in queste mie parole tutta la commozione del mio Cuore, che brama ardentemente di effondere sui miei figli tutti i torrenti di amore e di misericordia?

Questo mio Cuore è sempre aperto, sempre disposto...

E' il vostro cuore che è chiuso, per la mancanza di fede e di preghiera.

Gridalo a tutti, senza stancarti: La più grande consolazione che potete darmi è: "Credere all'Amore" smisurato che nutro per voi, anche quando ve ne sentite indegni!

Edited by Domenico-89 - 22/6/2016, 09:27
 
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