Amiamo Dio con Gesù e Maria

1^ parte

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view post Posted on 14/8/2010, 16:41
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Domenico-89

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27 Maggio 1941
Gesù mi ha detto alla S. Comunione Figlia mia, come sono triste vedendo che tanti miei sacerdoti peccano anche sopra l'altare!
Il mondo è bagnato di sangue e velato di lacrime, eppure loro non riparano il mio Cuore addolorato che con la più nera ingratitudine!
Dì al tuo conf.re che colle sue fervorose preghiere ripari le offese che quotidianamente ricevo da tanti miei amici.

25 maggio 1941
Mentre pregavo davanti al S. Sacramento, d'un tratto fui rapita dai sensi: vidi Gesù in croce, grondante sangue da ogni piaga; il sangue scendeva a rivi che bagnava il pavimento.
Vidi degli angeli, con calici d'oro in mano, mettere vicino alle piaghe (il calice); in un momento il calice (era) ripieno. Si appartava uno e veniva l'altro con un nuovo calice; parte del sangue andava perduto. Gesù piangeva.
perché piangi?, io dissi.
Figlia, piango perché tanto del mio sangue, che io sparsi nella dolorosa passione, vedo che va perduto senza profitto.

27 Maggio 1941
Sognai Don Bosco nel cortile della casa della Chiesa del S. Cuore. Mi avvicinai e mi disse: Figliole, tu e tua sorella vi state occupando per la conversione di tale famiglia. Figlia, da quelli non otterrete niente di buono, non sono di parola.
Vedi questo vaso come è bello? In un momento il medesimo vaso lo vidi sporco. Vedi, mi disse, quelli sono uguali a questo vaso, si sporcano ogni momento.
Tua sorella non ha pazienza; nelle piccole contrarietà non va bene. Tu non sai quanto io soffri(i) quand'ero nel mondo! La mia vita è stata intessuta di spine; e voi per un nonnulla vi agitate: non va bene.

31 Maggio 1941
Grazia è malata, non stare in pensiero; questi giorni, parto per Sassari. Io la scelsi per vittima, perciò le do da soffrire con varie tribolazioni.

Pasqua 1941
Dopo la S. Comunione mi è apparso Don Bosco e mi disse: Figliuola, vedi questo giardino come è bello?
Io vidi tanti gigli bianchi. E lui mi ripetè: Figlia, questi sono le anime dei giovani, che io coltivai, e che tuttora continuo a coltivare: i miei figli. Ogni giovane aveva davanti un giglio; chi lavora per le anime avrà la ricompensa che ebbi io della gloria.

Martedì 17 Maggio
Mi si presentò due corone, e l'angelo mi disse: Di queste due corone, quale vuoi?
Io guardai, e non sapevo quale scegliere; rimasi incerta sulla scelta. E l'angelo mi ripeté: Chi sceglie in vita quella di rose, nell'altra avrà quella di spine.

4 Maggio 1941
Il 4 Maggio 1941 ebbi una grande umiliazione da una signora. Mentre pregavo mi si presento la Vergine Ausiliatrice col bambino in braccio. Io, inginocchiata davanti, pregavo e piangevo. La Mamma Celeste mi sorrise e mi diede per un momento il S. Bambino in braccio. Passai pochi momenti di Paradiso.

Maggio 1941
Un altro giorno pregavo, quando mi vidi davanti il Sacro Cuore che mi disse:
- Figlia, tu piangi per una piccola umiliazione; ed io non fui tradito innocente? Che male avevo fatto? Mi tradì uno che mangiava nella mia tavola.

29 Maggio 1941
Mentre pregavo fui rapita in un istante. Mi si presentò la Mamma Celeste col Bambino nelle ginocchia.
Mi si avvicinò un angelo e mi disse: Vieni con me; mi fece inginocchiare davanti alla Vergine: lui recitava una preghiera e volle che io la ripetessi assieme a lui.
Mamma mia Celeste!

Aprile 1941
Mentre pregavo mi si presento davanti una scala ove ci erano due angeli ai lati. Uno in mezzo con un tavolino, calamaio e penna ed un gran registro.
Tanta gente passava davanti, ma indifferente; pochi si fermavano, prendevano la penna e scrivevano nel registro.
In alto a cotesta scala c'era scritto: Buoni del Tesoro; poi un'altra scritta diceva: Diecimila d'interesse per mille in cima alla scala vidi che rimaneva in mezzo il S. Cuore che invitava a salire in alto, ma parecchi, arrivati ad un punto, scendevano indietro.
Nel mentre che anch'io facevo le scale, il S. Cuore mi disse: Figlia, dì al tuo conf.re che propaghi i nove venerdì primi del mese, che io dò l'interesse mille per dieci mila ".

23 maggio 1941
Gesù, lagnandosi, mi disse: di al tuo con.re che preghi per tanti sacerdoti che mi offendono anche sopra l'altare.



Maggio 1941

Gesù mi presentò due fogli e mi disse: Scrivi sopra questo foglio "Ama il tuo prossimo, perdona il tuo prossimo, non parlar mai male del tuo prossimo".
Io scrissi le parole da Lui dettate.
Poi mi disse: Ora scrivi sopra il secondo foglio, per tua sorella. Io scrissi.
In ultimo timbrò tutti e due i fogli con un timbro pieno di sangue.

1 giugno 1941
Oggi Gesù, dopo la S. Comunione, mi disse: Al tale sacerdote non scrivergli più cose della tua anima; devi avere un po' più di prudenza. E tu con tua sorella dovete essere più rassegnate e più buone; se volete che io vi ami, dovete non darmi il minimo dispiacere.
Vidi una processione ove, in trionfo, portavano la Madonna Ausiliatrice. La processione arrivò fino a Porta San Giovanni.
La Vergine, proprio a Porta San Giovanni parlò e disse: - Verrà fra (1) È un errore di scrittura; per il contesto va inteso come quello in cima alla scala: "Diecimila per mille".
pochi mesi una terribile guerra; io sto trattenendo il braccio del mio Figliuolo, sdegnato per le mode immodeste e altri peccati orribili, ma non riesco a placarlo.
Però io sarò protettrice della mia zona affinché non abbia, in questa tremenda guerra, nessun danno.
E la processione ritornò in Via Appia fino alla Chiesa di Maria Ausiliatrice.

Dicembre 24, 1940
La notte di Natale mi trovai nella stalla ove nacque Gesù. Dentro un(a) misera grotta c'era il S. Bambino coricato sopra una mangiatoia, S. Giuseppe colla Madonna inginocchiati davanti al Bambino che tremava di freddo.
S. Giuseppe, appena mi vide, mi fece cenno di inginocchiarmi anch'io, vicino, e mi disse:
- Vedi la nostra povertà? Tutte queste sofferenze sono per la salvezza del genere umano.



Novembre 1938

Pregavo il buon Gesù; d'un tratto mi si presentò un angelo e mi ferì il cuore.
Detta ferita la sento tutt' ora; è una ferita che mi fa bruciare d'amore per Gesù.



Maggio 1941

Una notte, mentre pregavo, mi si presentò un angelo con una corona in mano, di spine; me la mise in testa che sentì un dolore, perché mi trafisse tutta la testa che, per parecchi giorni, un occhio non lo potevo aprire, perché divenne rosso e, dentro, mi sembrava d'esserci una spina.



Marzo 1940

La Madonna mi portò al fronte ove vidi tanti soldati feriti. Mi tremavo nel vedere tanti feriti grondanti sangue.
La Vergine mi disse: "Figlia, prega, prega e fa pregare il tuo santo conf.re affinché il mio figlio presto faccia cessare cotesto orribile flagello.
Poi mi fece vedere un mio fratello che ho lontano; passeggiava, era magro e triste; e la Madonna mi disse: è così pensieroso perché (non) ha avuto più vostre notizie.



Ottobre '38

Una sera, mentre pregavo, un angelo mi prese il cuore; sentì(i) un gran dolore, ed io dicevo: (Gesù) t'amo, sebbene mi vegga nemica agli occhi tuoi: scacciami quanto vuoi, sempre ti seguirò.



Aprile 1941

La Vergine, una sera mentre pregavo, mi disse: "Mio Figlio non vuole concedere la grazia della pace perché il mondo è corrotto; le donne immodeste che vanno ad insultare mio figlio anche dentro la Chiesa, mascherate di rosso che fanno ribrezzo.
Prega tu, figliuola, e fa pregare il tuo conf.re affinché mio figlio si possa calmare.
E pregate pure per tanti soldati che muoiono al fronte, non tutti con una vera contrizione. Molti di questi rimangono a soffrire nel purgatorio.



Maggio 1941

La Vergine mi disse: Figlia, dal più umile al più alto il mondo è corrotto.



Giugno 5 1941

Gesù colla Vergine Ausiliatrice mi disse: Tali Suore sono senza pane; oggi per, mio amore, devi dare l'offerta che dovevi a San Antonio, ossia alle orfanelle, devi dare, per mio amore, la metà a dette suore.
Ed io risposi: Obbedisco, però mi hanno fatto piangere!
E Lui: Non fa niente; nel libro della vita ci devi scrivere altre sofferenze!



Primo venerdì del mese (di) giugno 1941

Gesù mi disse: Figlia mia, dammi il tuo cuore, dammelo. Ed io: Prendilo, Gesù, e fanne ciò che vuoi.
Sai figlia, che a tanti lo chiesi? Chi me lo vuol dare a metà ed è corrotto; io le cose divise non le accetto...



Giugno 7 1941

Figlia, non rispondere a nessuno senza il permesso del confessore; abbi prudenza! Non far niente senza prima aver chiesto il permesso. Tua zia è la mamma dei poveri, ed io ho deciso di levarla dal mondo perché tanti poveri da lei beneficati, invece di beneficare (ringraziare) Me, non si degnano, tanti, neppure in giorno di festa ascoltare la S. Messa, né fare la Pasqua.
Ed io voglio punire tali poveri; tu prega e ripara per loro.



Maggio 1940

La Vergine Ausiliatrice mi (si) presentò e mi disse:
- Figlia mia, il mio Figlio è sdegnato per il mondo corrotto, e vuole inviare al genere umano un castigo. Io non posso, da sola, riuscire a calmare il suo potente braccio: assolutamente lo vuole punire.
Sono in cerca di firme per calmare il mio Figlio sdegnato.
Mi diede un foglio ed io scrissi.
Vorrei altre anime che firmassero... Tutta addolorata sparì.

Giugno 1941
Dopo la S. Comunione Gesù mi rimproverò, dicendorni: Figliuola, tu e tua sorella vi preoccupate troppo per l'avvenire; se io penso per gli uccelli dell'aria, e come non posso pensare per voi che tanto vi amo?



Maggio 1941

Gesù mi fece vedere la gloria di San Francesco d'Assisi; lo vidi risplendente: il più bello del Paradiso.



Giugno, 9

Dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: Sono sdegnato contro gli uomini; mode scandalose... Pochissime sono le anime che riparano per tanti peccati dei loro fratelli.
La sera del 9 giugno nella Chiesa del Corpus Domini, mentre pregavo, fui rapita, vidi Gesù nell'ostia scintillante; poi, attorno c'era scritto in tre scritte: Tuo l'amor mio. Tuo l'amor mio. Tuo l'amor mio.



Giugno 11

Vidi Don Bosco nella Chiesa di Maria Ausiliatrice. Mi prese per mano e mi fece inginocchiare davanti all'immagine della Madonna: Pregala, mi disse, questa buona Mamma ti otterrà quanto tu desideri.
Io, a voce alta, la pregai, dicendo così: Domandate a Dio, Mamma Celeste, che ci faccia tutti santi! Che sarebbe di noi, se voi ci abbandonaste?
Io non merito che voi spandiate sopra di me quell'abbondanza di grazie che tutti i giorni ottenete alle anime pure, ma almeno ottenetemi la grazia che le nazioni si diano il bacio della pace.
La Mamma mi sorrise.

12 giugno
Il giorno 12 giugno, dopo la S. Comunione, vidi tre Croci: in una, in mezzo, ci era Gesù; nelle altre due non c'era nessuno.
Allora mi si avvicinò Don Bosco e mi disse: Figliuola, Gesù mi ha messo qua per cercare delle anime vittime per riparare a tante offese che continuamente si fanno contro Gesù, specie con le mode immodeste; e poi queste vittime serviranno per ottenere la pace fra le Nazioni.
Figlia, in tanto girare trovai te e Grazia; queste due croci vuote serviranno, una per te, l'altra per Grazia.



Giugno

Dopo la S. Comunione vidi altre tre Croci: in una camminava Gesù trascinando la Croce; le altre due, mi disse Gesù, una è per te, l'altra per Grazia.
Chi vuol seguirmi prenda la sua Croce e mi segua!



Giugno 21

Ieri ebbi un piccolo dispiacere; io piansi un poco: nel momento pregavo.
Fui rapita; mi si presentò un angelo con una corona, e me la mise in testa dicendomi: Questa corona te la regala Gesù, abbila cara.
Nel mentre che mi metteva la corona, mi senti(i) la testa tutta trafitta, gli occhi non li potevo aprire. Mi durò il dolore per ore ed ore.
La mattina del 21 giugno, Gesù, dopo la S. Comunione, mi disse: Devi aver pazienza, io t'invierò qualche crocetta, accettala per mio amore.



Giovedì 3 luglio 1941

Mentre recitavo l'Angelus Domini, fui rapita: vidi il S. Cuore e mi disse: Mi ho preso la tua zia. In tale notizia, piansi.
E Gesù: Non piangere! Non sai che io sono il S. Cuore, pieno di carità?
Un'altra volta il S. Cuore, dopo la S. Comunione, mi disse: Sappi, figlia, che io sono Carità Cristis (Caritas Christi); non temere, sono, ripetè, Carità Cristi.



Oggi 9 luglio

La Mamma Celeste mi (si) presentò e mi disse: Come siete triste! Tu e tua sorella non avete fede in me, vostra Mamma! E non sai che io sono la tesoriera di tutte le grazie?
Recita ed innalza alla Santissima Trinità questa orazione:
- O Padre, o Figliuolo, o Spirito Santo, o Santissima Trinità, o Gesù e Maria, o Santi del Paradiso, questa grazia domando per il Sangue di Gesù Cristo.
Un giorno, in cotesto mese di luglio mi si presentò Gesù che aveva davanti una statua di marmo; rivoltosi a me, disse: Io sto ritoccando cotesta statua poco per volta. Col mio scarpellino (sic) la ritocco per divenire a perfezione.
Questa statua siete voi, figliuole, ed io vi ritocco ora con una tribolazione, ora con altre; ma voi non siete per niente capaci di soffrire la minima occasione, specie la tua sorella.



Giugno 30 1941

Dopo la S. Comunione mi si presentò S. Paolo Apostolo; sorridente, mi disse: Figlia, tu ti allarmi per piccole cose: Se (tu) sapessi quanto sofri(i) nel mio apostolato! Fame, sete, disprezzi, prigionia.
Sì, figlia, dì a Gesù che disponga di te come a Lui piace per la salvezza delle anime, e per l'avvento del Regno del Sacro Cuore.

12 luglio 1941
Mentre pregavo, fui rapita: mi si presentò in aria una gran Croce con Gesù inchiodato sopra.
Gesù piangeva perché una moltitudine di uomini appresso, lo maltrattavano: chi gli tirava sassi, chi pezzi di ferro, chi l'insultava con parolacce.
Gesù, tutto insanguinato, piangendo, diceva: Salvatemi, aiutatemi, portatemi al Vaticano, nascondetemi a San Pietro.
E tutti quei (sic) uomini sempre appresso lo seguivano fino al Vaticano.
Io a tal vista, dissi: Gesù mio, anch'io ti ho tirato sassi come cotesti cattivi.
E Lui mi rispose: Aiutami; nascondetemi al Vaticano.
Nel mentre, una schiera di angeli facevano la corte al S. Crocifsso, e l'accompagnavano verso il Vaticano.



Giugno 1941

Una sera, mentre facevo orazione, fui rapita in spirito; mi si presentò Don Bosco e mi disse: Figliuola, se sapessi quanto soffrii io quend'ero nel mondo! La mia vita fu un martirio.
Tu ora, se soffri, ricordati che ti sei offerta vittima per la liberazione dei poveri Russi dal bolscevismo, accanito nemico di Dio.
Figlia, prega, prega che presto il Crocifisso entri nella Russia.
Una sera, mentre facevo orazione, mi si presentò la Mamma Celeste, Maria Ausiliatrice, e mi disse: La tua zia è in Purgatorio perché tralasciava molte volte la S. Messa nei giorni festivi. Sta tranquilla, penserò io per il tuo avvenire.
Una sera mi si presentò S. Teresa del Bambino Gesù, e sopra il mio letto sparse moltissime foglie (di) rosa, (e) subito sparì.
Una sera, mentre facevo orazione, mi si presentò la Vergine Ausiliatrice col Bambino nel braccio; mi sorrise tutta affettuosa.
Una mattina pregavo per un mio cugino sofferente di mal di testa; dicevo a Gesù: Guariscilo, è un tuo ministro Salesiano. Se non ha salute non può lavorare nella tua vigna; deve partire missionario, e come fa col mal di testa? Guariscilo, Gesù! Tu sai che non vuol prendere medicine.
E Gesù rispose: Figlia, sappi che le piante, ce ne sono tante che (se) non sono innaffiate, si seccano; e così tuo cugino, se non prende le medicine, si può seccare più e più nella salute.
lo posso farlo guarire in un momento, ma per certe anime sante, mie predilette, permetto che rimangano deboli, per poi farne dei miei prediletti. 43
Una volta fui portata in Paradiso, e vidi due troni.
Chiesi: Chi ci sta in questi troni? Non vedo nessuno. E l'angelo mi disse: Uno di questi sarà per te, e l'altro per tua sorella, però se perseverete nella santa purità, di amore di Dio e del prossimo.



Luglio, 20 1941

Nella Chiesa del Corpus Domini facevo orazione a Gesù Sacramentato. Fui rapita in spirito; mi si presentò la Mamma Addolorata e, piangendo, mi disse: Figlia, prega; il mondo cade in rovina, il mondo è divenuto un letamaio fetente. Puzza, puzza; dalle mode immodeste, dalla sfacciataggine nel vestire: il mondo è divenuto un immondezzaio puzzolente.
Un giorno, mentre facevo orazione, fui rapita. Mi si presentò Gesù e mi disse: Figlia, vuoi soffrire?
Io risposi: sì, Signore, per tuo amore voglio soffrire tanto tanto.
Nel mentre Gesù mi si presentò in forma di Crocefisso; dalle ferite di Gesù uscivano raggi di luce, e detti raggi vennero a ferirmi le mani, i piedi e la testa ed il costato.
Mi senti(i) un dolore in tutte le parti ferite, che rimasi ore caduta per terra.
Mi svegliai e vidi che dalla parti ferite mi usciva un poco di sangue, con dolore immenso in tutte le parti.
Ero sull'età di 29 anni. Dal giorno mi affezionai a meditare mattina e sera, la Passione di Gesù.
Mio Gesù, io dal giorno non desiderai più consolazioni, ma solo di soffrire per te: soffrire tanto da dimenticare me stessa e vivere solo per te, o Signore.
Gesù è tanto buono, specialmente verso i tribolati. La povera mamma tante volte mi mandava a fare la spesa di sera tardi; avevo paura (a) camminare da sola, specialmente in vie isolate.
Ero piccola, ma obbedivo la mamma, ed ero pronta ad ogni comando dei miei genitori.
Paurosa, svelta camminavo; ad un tratto mi vidi vicino il mio angelo custode che, tutto affettuoso, mi diceva: Non aver paura, sono io vicino, che ti sto facendo buona compagnia.
Discorrevamo, mi esortava ad essere sempre buona verso il prossimo; io entravo nella casa per comprare ricotta e formaggio, e lui rimaneva fuori. Poi di nuovo mi accompagnava fino alla porta della mia casa, e spariva, lasciandomi tutta contenta della buona compagnia.
La nonna l'ho avuta malata circa sei anni. Era vecchia, non sempre si contentava di ciò che io le davo per mangiare.
Era tempo di guerra mondiale; mancava(no) molte cose, specie per una malata.
Piaceva a lei tanto il pesce; un giorno non volle mangiare: voleva pesce ad ogni costo.
Dove trovarlo? Io piansi; ero giovinetta senza sperienza (sic). Mi misi a frugare fra i tiretti... Meraviglia! Trovai un piatto di pesce caldo!! Come è buono il Signore anche verso i malati!



8 Luglio 1941

Mentre pregavo nella Chiesa di Corpus Domini, fui rapita in spirito. Mi si presentò la Vergine tutta mesta, mi disse: Il mio Figliuolo è sdegnato per i peccati degli uomini; io non riesco a placarlo. Si pentì d'aver creato l'uomo.
Sto pregando affinché tutti gli uomini si diano presto il bacio della pace, ma non posso placare il mio Figlio sdegnato!
Prega tu, Figlia, prega e fa pregare anche il tuo conf.re e quante anime tu conosci buone, affinché presto si calmi questo flagello.
E, così triste, la Vergine si ritirò.



Luglio 1941

Pregavo la Vergine e Sant'Anna affinché il mio nipotino fosse intelligente e più di buona volontà negli studi; insistevo presso la Vergine che tale grazia mi concedesse.
La mia buona nonna, Sant'Anna, mi si avvicinò e mi disse: Figlia mia, abbi fede nella tua nonna Anna, che io ti otterrò la sospirata grazia. Ed io, tutta contenta, le baciai la mano, e mi svegliai.



Luglio 1941

Ieri mattina, dopo la S. Comunione, mi senti(i) toccare la spalla, ed una voce triste, all'orecchio mi disse: Io sono un'anima, morta (da) poche ore sotto le macerie. Sono poche ore che soffro nel Purgatorio: mi sembra un secolo!
Dio è severo, Dio è giusto, Dio punisce. Prega per me, e fa pregare Monsignor Massimi, come pure a Paola ed anche a Vitalia.
Pregate, pregate; liberatemi da tante tremende pene!



Luglio 1941

Mentre pregavo, dopo la S. Comunione, fui rapita. Mi si presentò Sant'Anna colla Vergine. La Vergine mi si avvicinò e mi disse: Figlia, la maggior parte degli uomini son divenuti sozzi; sozzi come le bestie immonde. Si buttano nelle croache (sic) putride e puzzolenti. insultano mio Figlio anche nelle Chiese; le donne spudoratamente mascherate, e nudo il corpo, si presentano nel Sacro Tempio.
Le loro preghiere non sono ascoltate, non salgono al trono di Dio, perché fatte da persone nefande. La S. Messa l'ascoltano peccaminosamente, i S. Sacramenti ricevuti malamente.
Mio Figlio, nel vedere tanta nefandità, si pente d'aver creato l'uomo, e non vuole ascoltare le loro orazioni; anzi per niente (si) alzano al trono di Dio: un bronzo si è messo fra il cielo e la terra.
Dì al tuo conf.re che preghi, e dica alle anime che avvicina, che il mio Figlio è grandemente sdegnato contro il genere umano.
E, così lagnandosi, la Vergine con la Mamma sua si allontanarono.

1941...
Mi trovai a Calangianus. Vidi parecchi angeli che facevano e preparavano nelle vie degli archi trionfali.
Mentre tutto era preparato, vennero altri due angeli messaggeri, ed a voce alta dicevano: Levate questi archi; non lo meritano.
Prontamente i medesimi angeli che avevano preparato gli archi, levarono gli archi di alloro già preparati.
Una gran festa si era preparata in quel paese, ma non so per (quali) motivi di demerito, il Signore fece levare gli archi già preparati.



Luglio 29 1941

Ieri sera, mentre recitavo il Rosario, fui rapita in ispirito: Mi si presentò la Vergine con le mani giunte, in atto di preghiera verso il Crocefisso Gesù.
La Mamma Celeste diceva al suo caro fgliuolo: Perdona, Figlio mio, perdona al genere umano, perdona! Fallo per quei nove mesi che ti portai nel seno; calma questo flagello, fa che tutti gli uomini si diano il bacio della pace! Fallo, Figlio mio, per il latte che ti diedi; fa riabbracciare colla pace tutti gli uomini!
Gesù rispondeva: Non lo meritano. La Vergine, mesta, abbassò gli occhi.
Come è buona la Mamma Celeste! Come ci vuol bene! Lei vuole che Gesù ci perdoni e dimentichi i nostri peccati.

1 agosto 1941
Dopo la S. Comunione fui rapita: mi trovai davanti alla Chiesa di S. Pietro. Vidi in alto il S. Cuore di Gesù con un maestoso manto; davanti passavano truppe di soldati con fucile sulle spalle. E tutte le immense truppe passavano davanti al Cuor di Gesù. E Lui li benediceva e diceva loro: Andate, figli, e difendete la mia causa; poi verrò io a regnare. Le truppe salutavano Gesù e proseguivano a camminare. Andate alla Russia Gesù voleva dire, a difendere la religione.



Agosto 1941

Stamattina, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: Oggi il diavolo ti ruberà i soldi.
Sì, lo sapevo; ieri sera P. Manzella "" me ne aveva avvertito: Non ti può vedere, mi disse, perché vai a confessarti da quell'anima santa, e perché lasci entrare in casa tua Vitalia. Come pure tua sorella a lui ruba delle anime, parlando della bellezza del s. Paradiso, e come è bello fare la S. Comunione.
Il diavolo è nemico forte, terribile, di Dio.



Agosto 2 - 1941

Il confessore sempre mi dice: Dì a Gesù che cessi questo flagello, che tante anime muoiono bestemmiando.
Io glielo dissi a Gesù, e mi rispose: Dì al tuo conf.re, e figlio del mio Cuore, che il castigo della presente guerra, non è un castigo della mia giustiza, ma un castigo cella mia bontà e misericordia; e per mezzo di questo flagello, moltissime anime si salvano. E; dal sangue di tante vittime lo, nella Russia, sopra cotesto sangue pianterò la mia Chiesa; e presto andrò per metterci il mio trono. Anche lì voglio vivere e regnare.



Agosto 9 1941

Ieri sera mi sognai nella Russia. Vidi Stalin seduto, con davanti un (1) Era morto a Sassari il 23 ottobre 1937.
tavolino dove scriveva a caratteri grandi queste parole: - lo sono il forte e terribile nemico di Dio - con un brutto viso, che a me fece paura di guardarlo bene.
Stalin inviava truppe di soldati per ammazzare le truppe di soldati cattolici; ed io strillavo: Avanti!, dicevo ai nostri buoni soldati, avanti, coraggio!
E così gridando, mi svegliai.
Stalin è proprio brutto; seguace del diavolo.
Bisogna pregare anche per lui, perché Gesù soffrì in Croce e sparse il suo Preziosissimo Sangue anche per Stalin.



Agosto 6 1941

Stamattina, dopo la S. Comunione, ebbi un rimprovero da Gesù. Mi disse: Figliuola, ti voglio più buona; anche Paolina dev'essere pronta a perdonare non solo le grandi offese, ma anche le più piccola. Altrimenti che virtù è mai la vostra?
Se viene quell'anima, ricevetela per mio amore, con carità e gentilezza.
Se così non fate, io non vi voglio, da qui in avanti, niente bene: dovete ricompensare il male in bene!
Tu non sai, figliuola, quanto io ami le anime umili! E sappi che l'umiltà è il fondamento di tutte le altre virtù. lo amo tutte le anime, ma specialmente con le anime umili io mi delizio; e tu non sai quanto a me piace conversare con i figli degli uomini!
Quanto è buono Gesù, quanto ci ama! Se a me peccatora ama tanto, cosa sarà alle anime buone?
Anch'io, Gesù, ti amo, e vorrei morire a forza di amarti!



Stamattina 8 agosto 1941

Stamattina dopo la S. Comunione fui rapita in ispirito: Mi si presentò il S. Cuore.
lo, piangendo, dissi: Gesù mio, quella persona che ci aveva promes-
so per quell'affare, vedi come ci ha fatto? Abbiamo speso tanti soldi! È tutta roba perduta.
Figlia, mi rispose, quella persona poteva, se avesse voluto; ma offrilo a Me per la pace delle Nazioni.
E non ti eri offerta vittima? Ripeti insieme all'angelo tuo custode. l'atto di offerta che ti fu insegnata da mia Mamma.
Ed io, insieme all'angelo, rinnovai l'offerta di vittima.
Gesù proseguì: Figlia, state tranquille con Paolina. Io vi aiuterò, vi ricompenserò di tutto il soffrire di questa volta in benedizioni.
Come è buono Gesù! E noi ingrati, non sappiamo apprezzare tanta bontà e misericordia verso di noi tutte sue indegna figlie!



Agosto 9 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita in ispirito: Mi si presentò il S. Cuore, ed io, piangendo, dissi: Gesù, come è cattivo il mondo! Solo tu sei buono.
Un'amica mi promise di farmi ottenere quel posto, invece!
Come è (sono) senza cuore le persone del mondo! Tanti soldi tante spese! Ed il ricco non si commuove.
Gesù mi rispose: Figlia mia, io comandai ed imposi che il ricco aiuti il povero senza mercede; eppure il ricco, figlia mia, questo mio comando non l'ascolta e non vuole ascoltarlo. Ma dico in verità che son rari i ricchi ch'entrano in Paradiso, perché la maggior parte levano il sangue del povero che io tanto amo ed ho sempre amato.
Il bene fatto per l'interesse per Me, non sarà mai scritto nel libro della vita, ma sarà scritto in un altro libro a caratteri neri.
Figlia mia, chi non ama il povero, è bugia che ama me; chi disprezza il povero, disprezza me: chi usurpa il sangue del povero, usurpa me. Ti ripeto che (è) più facile entrare un cammello nella cruna di un ago, che il ricco avaro entri nel mio Regno.
Sta tranquilla, figlia mia, ed anche tua sorella non si preoccupi tanto; io penserò a tutto. Tutto andrà bene, ed io vi farò da benefattore.
La tua zia è ancora in Purgatorio. Se tu farai celebrare qualche Messa, io non gliela regalerò. Soltanto reciterai qualche orazione in particolare.
Mio buon Gesù, quanto sei buono! Ma sei anche giusto.



Domenica 10 agosto 1941

Mi trovai nella Chiesa di S. Domenico; fui rapita. Nella stessa si presentò Gesù in aspetto maestoso; si mise in mezzo alla Chiesa con aspetto non solo maestoso, ma coll'aspetto di comando.
Tanta gente entravano con regali; chi cose d'oro, chi d'argento, chi depositava soldi in gran quantità: tutto mettevano davanti a Gesù. Sembravano ricchi, Conti. Principi, insomma persone ricche.
Gesù si fece avanti, prese tutti quei regali e li buttò fuori. Severamente diceva: Questi regali tutto sangue del povero; non ne accetto. E mentre li buttava fuori del Tempio, tutti quei oggetti, ed anche i soldi, lasciavano una fiumana di sangue.
La Vergine, seduta alla destra con tante ragazze, che ad una ad una accarezzava, e a loro diceva: Figlie mie, andate ognuna ove la Provvidenza vi ha destinate. Siate sempre buone, oneste ed obbedienti a chi sarà destinato per vostri superiori.
Chi, di quelle ragazze, era destinata per donna di servizio, chi per impiegata, chi per sposa; una diversa dall'altra aveva il suo comando: Tutte, ripeteva la Vergine, siete mie figliuole, tutte mi siete care. Dopo l'esilio di questa valle di lacrime dovete, caste e pure, ritornare fra le mie braccia.
Quanto è buona la Vergine! Davanti a Lei non (ci) sono preferenze né privilegi; solo chi può (e) si conserverà buono, sarà la sua privilegiata.



Agosto 11 1941

Ieri sera, addolorata per un affare di mia sorella, mi addormentai. Gesù, come in una tela, mi presentò tutta la mia vita passata; pene ed affanni: insomma anche la minima sofferenza io vidi rinnovarsi davanti a me.
Per queste sofferenze, mi disse Gesù, è che io ti voglio bene, perché tutte le sopportasti per mio amore.
Mi presentò un posto. Vieni, mi disse, qua; vedrai tante belle cose
Camminando, arrivai ad un bel portone ove erano due angeli ai lati, in atto di imponente vigilanza.
Sopra il portone d'oro, era scritto: Qua non entreranno né disonesti, né impudichi.
I due angeli mi fecero segno di entrare; io, contenta, entrai: era un pezzo del Paradiso. Come era bello! Piante e fori mai visti, il pavimento smaltato di perle e fiori preziosi.
Camminai un pezzetto; poi mi fecero segno di non oltrepassare più oltre.
Mentre, incantata, guardavo bellezze mai viste, vidi avvicinarsi un prete salesiano, con una chiave in mano, diretto ad un giardino che trovavasi dentro il S. Paradiso.
Nel cancello prezioso (c')era scritto a caratteri d'oro:
Giardino Salesiano. Dentro si vedevano preti grandi e piccoli, secolari di tutte le età, un giardino meraviglioso, piante (e) fiori mai visti; tutta la gente di dentro cantavano allegramente.
Lo avvicinai Don Angelini: Ci lasci entrare a vedere il vostro giardino! No, rispose: è roba nostra.
Mentre parlavamo con lui, nell'aria vidi scritto il mio nome e quello di mia sorella. Guardi, dissi io, il nostro nome è scritto in Cielo!
Lui sorrideva.
Così meravigliata, mi svegliai.


Agosto 20 1941
Mentre pregavo, martedì mattina, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: Figlia,voi vi addolorate tanto tanto per Don Angelini. Lui è un'anima a me molto cara; però lui deve lavorare per la mia gloria e portarmi molte anime: voi di guida ne avrete un'altra. Io ve la potrò scegliere anche migliore.
Rassegnatevi, fgliuole mie; poi vi affliggete troppo per le cose temporali. E non sapete che io sono la porta, che ricevo tutti i miei cari tribolati: il mondo ve la potrà chiudere la sua porta, ma io son sempre pronto ad aprirvela.
Quanto è buono Gesù! Quanto ama i suoi figli!



Agosto 22 1941

Ieri sera, mentre pregavo in casa, vidi don Bosco: era bello, sorridente, affettuoso. Mi si avvicinò e mi disse: Figlia mia, ama tutti i miei preti salesiani; tu non sai quanti di essi ce ne sono santi! Un Don Rotolo, un Don Angelini, Don Aurelio: questi sono anime sante. Quanti altri uguali a loro ne ho santi e puri.
Non solo dei preti ho santi, ma anche dei secolari miei collaboratori ne ho santi. Tu non tutti conosci, ma ne ho un gran rnimero. Anche Don Gasbarra è anima a me cara.
Ne ho altri non secondo il mio cuore, non cattivi, ma non come io desidero.
Ti raccomando i miei salesiani, di volerli (sic) tutti bene e pregare per loro affinché tutti i miei salesiani si facciano gran santi.
È così allegro Don Bosco, (con) un viso bello che io rimasi meravigliata! Dopo avermi dato queste avvertenze, la visione sparì...



Agosto 1941

Mentre pregavo fui rapita. Mi vidi in un gran luogo bello bello che io non posso descrivere; fiori, piante attorno (a) dei bei troni.
Guardai e vidi in ogni trono una verginella vestita di bianco, con la testa cinta d'una bella corona, ed un'arpa vicino che suonava e cantava. Ogni verginella aveva la sua arpa, e tutte assieme cantavano lodi al Signore, gli occhi rivolti in alto; tutte assieme formavano un coro.
In ogni trono era scritto il nome della verginella che l'occupava: una era Santa Agnese, l'altra S. Lucia, un'altra S. Teresa del Bambino Gesù. Erano tutte a fila: Che belle! Mi sembravano angele.
Mentre così guardavo, mi si avvicinò Gesù e mi disse: Figlia mia, se tu nel mondo soffrirai tutte le tue pene con pazienza, uno di questi troni. sarà riservato per te, però bisogna essere buona come lo sono state queste verginelle.
Guarda questo: è un lembo del S. Paradiso: più oltre non puoi vedere.
Come era bello! Io non posso descrivere tante bellezze.
Quanto è buono Gesù! Per piccole cose che Gesù ci chiede, quanti premi, quante beatitudini!



Agosto 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi fece vedere Don Bosco. Mi avvicinai io con mia sorella, e Don Bosco ci disse: Figliole, io vi voglio bene perché siete semplici. Volete bene a Don Gasbarra; badate che è un'anima santa. Dei miei sacerdoti salesiani, ne ho parecchi anime sante. Appena dette (queste) parole, sorridendo, sparì.
Quanto è buono Don Bosco! Com'è affettuoso! Anche con le anime cattive, com'è la mia, lui è buono.



Agosto 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi disse: Figlia mia, (sii) sempre più paziente.
lo sono dispiaciuto con quella persona che vi aveva promesso quel posto; e poi ricompensa male male. E questo a me dispiace tanto.
Siete povere, ed essa (?), ma io la punisco: Chi maltratta uno dei miei poveri, maltratta Me, Figliuola.



Agosto 1941

Mentre pregavo nella Chiesa di San Sebastiano, fui rapita. Mi si presentò Gesù e mi disse: Figlia mia, come sono dispiacente per tanti peccati che commettono moltissimi dei miei amici! Uno a S. Giovanni è in peccato mortale; vita immorale, è malato, eppure non si distacca dal peccato, seguita a vivere nel mondezzaio e vuol morire in mezzo al mondezzaio, imbrattato in gravi peccati.
Prega, Figlia mia, prega per queste anime, e fa pregare a tale sacerdote, ossia a Mons. Vitali ed a Padre Massimi.
Altri ci sono uguali nel peccato, anche a S. Maria Maggiore.
Prega, figlia, e salvami queste anime che a me costarono sangue e la stessa mia morte.



Agosto 1941

Nel sogno mi trovai in una vasta campagna; camminavo assieme a mia sorella.
Nel camminare inciampavamo (in) tante travi, travi che erano appese, e pendevano da alti alberi. Le travi ci ferivano gli occhi, il petto; insomma ci facevano tanto male.
Eravamo al buio, e per camminare, mettevamo le mani davanti, ma era inutile il non ferirci; almeno ci feriva al petto se salvavamo gli occhi: un camminare pericoloso, piccoli inciampi nelle gambe e nei piedi.
Mentre, affannate, (si) proseguiva (a) camminare a stento, ci si presentò Don Bosco. Tutto luminoso, si avvicinò e ci disse: Figlie, state attente nel camminare; questo prato vasto è il mondo ove voi vivete, tutti
questi alberi grossi sono i sacerdoti, le travi che voi vedete, curve verso ' di voi, quasi chinate per terra, sono grossi rami che (si) distaccano dagli alberi, attaccati, ma curvati, che offendono migliaia di uomini: vuol dire il mal esempio di questi sacerdoti (che) fanno tanto male agli uomini. Al buio vi rendono questi, col pericolo di farvi divenire ciechi e di ferirvi mortalmente il cuore.
I piccoli inciampi nei piedi, sono il mal esempio di altri uomini, ma non di preti, ma di secolari. 1 più terribili sono gli inciampi degli alberi grossi.
Pregate, figliuole, affinché questi sacerdoti rischiarino di nuovo la via e raddrizzino i rami, rovina di milioni di anime.
Così dicendo, mi svegliai.



Settembre 1941

Nel sogno vidi. Don Bosco. Mi si avvicinò e, tutto sorridente, mi disse: figliuola, io, quand'ero nel mondo, le più terribili persecuzioni le ebbi da parte dei preti.
Sta tranquilla, non lamentarti con nessuno, offrilo a Gesù, e vedrai il gran merito che ne avrai.
Quando ti viene qualche tribolazione, va davanti a Gesù sacramentato e sfogati con lui.
Con lui solo, figliuola, e da lui avrai forza e coraggio da sopportare tutte le pene con amore.
Appena mi dette queste avvertenze, mi svegliai, e Don Bosco spari.



Settembre 1941

Una mattina, dopo la S. Comunione fui rapita. Mi vidi davanti Gesù che mi diceva: Figliuola, io agli uomini ho dato libera volontà di operare come a loro piace. Il mondo è cattivo cattivo, che sono stato costretto di abbandonarli a loro stessi.
Non sono io che ho mandato la guerra, no, no; sono i peccati degli uomini che hanno attirato il presente flagello, sono i capi, gli uomini che fanno da soli. Ed io interverrò quando vedo che gli uomini non possono far più niente.
Intervengo lo per salvare la mia Sposa, la Chiesa.



Settembre 1941

Ieri sera il diavolo mi (si) presentò vicino vicino; me lo sentivo, mi faceva delle smorfie: ti farò dei dispetti, mi diceva.
Poi si avvicinava a mia sorella, e le faceva delle smorfie e boccacce. La mattina, appena mi alzai, mia sorella entrò nella sala, ove trovò tre libri regalatici da Monsign. Vitali, tutti sfogliati e malconci, sparsi per terra e sopra il divano.



Settembre 1941

Ieri sera facevo la visita al S. Sacramento. Fui rapita in ispirito: Mi si presentò Don Bosco tutto sorridente, mi disse: Figliuola mia, abbi pazienza, sii più buona, offri questa persecuzione al Cuore di Gesù, e vedrai il premio che ne avrai!



Settembre 1941

Dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: Con quella tribolazione che il mondo ti chiede, tu non sai quante anime hai liberato dal purgatorio, perché, mentre le hai ricevute, tutte le hai offerte a Me per suffragio delle anime del Purgatorio più abbandonate.



Settembre 3 - 1941

Mentre pregavo fui rapita in ispirito. Gesù mi disse: Figlia mia, per il posto di tua sorella, lo ho disposto di ottenerlo, ma tu ben sai che lo propongo e l'uomo dispone; lascio in tutte le cose libertà all'uomo.
Ma non perderti di coraggio: seguita le tue preghiere ed otterrete.



ettembre 3 - 1941

Ieri sera, mentre pregavo, ad un tratto fui rapita. Mi vidi davanti la Mamma Ausiliatrice che mi disse: Figlia mia, il mondo sta cadendo in rovina; quanto son poche le anime che pregano per il flagello della guerra da voi meritato, quanto son pochi!
Pensano, la maggior parte, alle mode immodeste, ossigenarsi e mascherarsi il viso e le ungue(sic), ed ai grassi perché non possono mangiar bene.
Quanta miseria! Mamme che, invece di dare il buon esempio, rovinano i loro figli e figlie! Quanta miseria!
Pregate almeno voi affinché il mio Figlio plachi l'ira contro gli uomini corrotti.
La Mamma Ausiliatrice, sospirando, mi lasciò.
Povera mia Mamma, quanto vorrei fare per vederti contenta e placare Gesù!



4 Settembre 1941

Stamattina, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: La mia barca è piena di cani; come ne sono sdegnato!
Dì a don Alfredo V. che non ci vadi (sic) per quell'affare; e dille che lo l'amo tanto, che è uguale, perché in loro trovo il cuore pieno di terra, ed io in quei cuori non posso entrare perché già pieno di terra, e per me non trovo posto.
Ama le Anime del Purgatorio, prega per loro, mie dilette Spose.

Quante volte vedo il Cuor di Gesù triste, piangere per la cattiveria degli uomini!
L'altra sera, mentre pregavo, Gesù mi disse: Figlia mia come sono indifferenti gli uomini verso di me! Io li ho amati fino allo spargimento del mio Sangue, eppure corrispondono coll'oltraggiarmi!
Sono in cerca di anime vittime, ma poche sono quelle che trovo.
Ed io: Sì, Gesù, accetto ben volentieri, perché la tua giustizia offesa, rimanga riparata.



Settembre 1941

Nel sogno mi (si) presentò Don Bosco con Domenico Savio al fianco. Salivano le nostre scale per entrare in casa a farci visita; nel mentre io e mia sorella scendevamo, e c'incontrammo. Loro due venivano sù, noi due, con mia sorella, andavamo giù.
Don Bosco, appena ci vide, si fermò e, sorridendo e mettendo la mano nella spalla a mia sorella, disse: Cattivona, non ti sei scritta fra le mie cooperatrici! Scriviti. Hai dato il nome di tua sorella, ed il tuo no, cattivella!, toccandole sempre la testa.
E noi gli dicevamo: Venga sù. - No, no, un'altra volta.
Dica, io dissi: Don Angelini è buono; ed Angelo e Monsign. Vitali?
- Buoni figli, anzi anime sante. Fra i Salesiani ne ho tanti, anzi moltissimi, santi.
E noi:
- Venga sù.
- No, un'altra volta.
Domenico Savio, sorridendo, ci rispose: Io verrò a farvi visita fra poco; mi ci manda Pietro Ricardone.
Così dicendo mi svegliai.
La mattina raccontai il sogno a mia sorella: Che sogno, dissi, ieri sera! Ma non bisogna credere ai sogni, replicai io.
Meraviglia! Dopo pranzo arrivò una lettera con dentro un libretto di Domenico Savio, ossia la fotografia e biografia ed una lettera ove diceva di averla inviata Pietro Ricardone da Torino.



Settembre 8 - 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi fece sentire delle consolazioni grandi. Mi portò vicino alla Mamma Celeste, ch'era tutta risplendente..
Mi accarezzò e mi disse: Figlia mia, io prima di vedere la luce del mondo, ebbi l'uso della ragione.
Quanto è buona la Vergine!



Settembre 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi disse: Figliuola, vuoi soffrire qualche cosa per mio amore?
Sì, io risposi; non solo voglio soffrire per te, ma vorrei dare tutta la mia vita e spargere il sangue tutto per te.



Settembre 1941

L'altra sera, mentre pregavo, fui rapita in spirito, mi vidi davanti ad un immenso numero di soldati: Italiani, Tedeschi, Russi, Inglesi.
Uno contro l'altro sparavano fucili, cannoni.
Si sentiva tirare una nazione contro l'altra nemica; metteva paura solo il vederli da lontano.
In mezzo a tutti quei soldati si presentò Gesù, e diceva:
- Tutti (siete) miei figliuoli, tutti io amo ed ho sempre amato; per tutti lo sparsi il mio preziosissimo Sangue.
Amatevi!, ripeteva Gesù; amatevi!. Perché tanto spargimento di sangue? Perché non tutte le nazioni sono unite alla mia Sposa; perché non amate Me, vostro Padre, non vi potete amare fra voi, tutti fratelli in Me. Quanto sangue vidi spargere in pochi minuti!; mi tremavo dalla paura. Gesù, dopo aver detto quelle tremende parole, sparì.



Settembre 1941

Mentre pregavo vidi la Vergine Ausiliatrice seduta in trono; vicino ci aveva dei bambini e bambine. La Vergine ne chiamava altri che stavano a giocare. Quelli si avvicinarono.
La Vergine li prese per mano e li accarezzò, dicendo a loro: - Poveretti, siete orfani!.
- No, rispondevano questi ultimi venuti, non siamo orfani; abbiamo babbo e mamma.
- Sì, ripeté la Vergine, siete orfani perché i vostri genitori poco o niente si curano di voi, a darvi una educazione cristiana, e così, abbandonati a voi stessi, siete più che orfani; perché gli orfani veri son da compatire, ma voi siete più orfani degli orfani.
Io alla vostra mamma e babbo vorrei punire, ma ho compassione di voi innocenti.
lo quei bambini li conosco. Quanto è buona la Vergine!



Settembre 1941

Mi comprai un quadro delle Vergine dell'Ausilio. Mentre la portavo in mano, la Vergine si animò, e mi disse: Portami da Vitalia.
Voglio andare dai parenti di Vitalia che son cattivi, che non mi amano; ed io mi voglio in casa loro, per prendere possesso in quella famiglia che sta andando in rovina.
Portami subito.



Settembre 1941

Mentre pregavo, la Santa Vergine mi disse: Figlia mia, prega assieme a Paolina, prega affinché mio Figlio si plachi; è sdegnato col genere umano. Io, figlia mia, non riesco a placare lo sdegno del mio Figlio; 1 peccati son troppi; che il mondo è colmo di nefandità e (im)pudicizia!



Settembre 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi disse: Figlia mia, prega affinché il mondo si. converta, e che lo possa regnare in tutte le Nazioni.
Io voglio assolutamente regnare.



Settembre 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita. Vidi Gesù triste, e mi disse: Sono in cerca di anime vittime. Il mondo sta cadendo in rovina; sono in cerca di anime vittime, ma ne ho trovate poche, pochissime.
E tu vuoi accettare per riparare ai peccati dei tuoi fratelli? Ti manderò qualche tribolazione, l'accetti?
Ed io risposi: Volentieri. Gesù caro, io l'accetto, pur di salvare tutti i miei fratelli.
Ebbene, replicò Gesù: Io quanto prima ti metterò sopra la croce.



Settembre 1941

La sera che abbiamo portato il quadro della Madonna Ausiliatrice, io e mia sorella ed una nostra amica, ci mettemmo a pregare davanti alla Vergine.
Mentre pregavamo assieme, fui rapita: Mi sembrava di vedere la Vergine dipinta nel quadro, animarsi e dirmi: Figlia mia, ora ho preso possesso della vostra casa; da qui in avanti vi farò da madre"' (cfr. n. 84).
Ieri sera, 22 settembre 1941, mentre pregavamo, io, Paolina, ed una mia amica, fui rapita in ispirito, mi sembrò che la Madonna Ausiliatrice si animasse e, triste triste, mi disse: Figlia mia, ti. raccomando di pregare per il presente flagello.
Mio Figlio è grandemente sdegnato per gli uomini; non riconoscono più il loro creatore: vuole mandare al genere umano un altro tremendo castigo. Io, figlia mia, non riesco a placarlo.
Tutte le nazioni van dimenticando il loro creatore, il mondo va cadendo in rovina, le donne, semivestite, vanno perfino ad insultare il mio Figlio dentro la sua Sposa, la Chiesa, sfacciate, senza pudore.
Mio Figlio non ne può più. Pregate almeno voi, figliuole mie. Io non riesco a placarlo.
Una mia cugina mi scrisse di una mia amica, che soffriva tanto tanto, avendo perduta la vista ed (aveva) il fratello paralitico grave.
Prima di ricevere la lettera di mia cugina, la sera avanti. Gesù me ne aveva avvertito.



Settembre 23 - 1941

Oggi ricevetti una lettera dall'amica cieca. Giorni avanti di ricevere (1) Ora il quadro si trova ad Alghero presso i Passionisti.
la lettera. Gesù me ne aveva avvertito, dicendomi: Bada che Grazia ti chiederà vestiti e scarpe; inviale la tale e tale roba.
Quanto è buono Gesù!



Settembre 22 - 1941

Camminavo nella strada; mi si avvicinò un bambino di circa sei anni, mi prese la mano e mi disse: Gesù è sdegnato contro gli uomini, non ne può più.
Vuole inviare un altro tremendo castigo; prega tu e Paolina: pregate affinché Gesù si plachi.
Finite queste parole, il bambino spari.
Io piansi dal dolore per tale notizia, e ritornai a casa tremando.
Pregavo davanti alla Vergine Ausiliatrice. Fui rapita: Vidi Don Bosco vicino a me con una quantità di bambini, tutti genuflessi davanti alla Madonna.
Don Bosco pregava, anche lui inginocchiato, e diceva: Mamma Celeste, abbi pietà del genere umano che soffre in quest'ora tanto tanto, calma il braccio possente di Gesù che sta castigando il mondo orribilmente.
Mamma bella, per amor di queste anime innocenti che vedi a me d'intorno, vedi che muoiono di fame, pieta. Madre Ausiliatrice, pietà di cotesti innocenti!
La Vergine abbassò gli occhi e pianse. E rispose: Mio Figlio è sdegnato; non ne può più dei peccati degli uomini!
Sparì la visione, e mi trovai sola, inginocchiata davanti al quadro della Madonna.



Dicembre 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita in ispirito. Vidi il S.Cuore; io mi
avvicinai e dissi: Gesù, abbi pietà di noi. Vedi che siamo tribolati; ci manca anche il pane, specie i bambini come faranno? Piangono per la fame: abbi bietà!
Gesù mi rispose: Figlia mia, io sparsi tanto sangue sopra la terra per la vostra salvezza, ma vedo che tanto sangue io sparsi inutilmente, perché ovunque mi rivolga, non vedo che peccati: peccati negli uomini, peccati nelle donne colle mode scandalose, sfacciate: vengono ad insultarmi anche nella mia casa.
Povero Gesù! Quante offese ricevi da noi!



Dicembre 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita. Vidi Gesù in aspetto maestoso, ma severo; mi avvicinai e dissi: Gesù, tu puoi in un istante far calmare l'odio che regna in quest'ora fra gli uomini: fa. Gesù, che presto tutti si possano abbracciare e darsi il bacio della pace, fa ricordare loro che tutti siamo fratelli.
Gesù severamente mi rispose: Figlia mia, il mondo sta cadendo in rovina. Non ci è più pudore; peccano di disonestà con tanta sfacciataggine, le chiese sono deserte, i teatri sono affollati, i cinemi (sic) non possono più contenere le persone, tutto è corruzione, tutto è sfrenatezza.
Il mio Padre è sdegnato; vuol castigare il genere umano. Quanto Sangue io sparsi inutilmente!
Così triste, Gesù si ritirò. Povero Gesù!



Dicembre 1941

Mentre pregavo, fui rapita in ispirito. Vidi Gesù, mi si avvicinò e mi disse: Figlia mia, non pregare per i soldati che muoiono in guerra; per quelli ci penso io. Prega specialmente per i sacerdoti, che molti di loro mi offendono e mi feriscono il cuore.
Così triste, Gesù se ne parti.



Dicembre 1941

Mentre pregavo, fui rapita in ispirito. Mi è sembrato di essere vicino al Cuore di Gesù.
Io le presi la mano e gliela baciai, e Lui mi disse: Figlia mia, a mio Padre chiedi affinché ti dia l'amore sacerdotale.
Se questo amore otterrai, rimarrai felice per sempre.
Gesù, quanto sei buono verso di me, indegna tua figlia e Sposa!



Dicembre 1941

Una sera, mentre pregavo, fui rapita in ispirito. Pregavo davanti al quadro di Maria Ausiliatrice. Dicevo alla Madonna: Mamma, prega il tuo figlio Gesù affinché presto cessi il presente flagello.
Vicino a me pregava pure Don Bosco con tanti bambini attorno. E Don Bosco diceva: Mamma mia, ti presento queste anime innocenti che sono senza pane. Dì al Bambino Gesù che cessi il presente flagello della guerra, la cessi presto, almeno per amore di queste innocenti creature. Madonna Ausiliatrice, da te speriamo di ottenere la sospirata grazia.
Don Bosco piangeva e pregava davanti alla Madonna, e la Vergine rispose: lo non riesco a calmare il mio diletto Figlio, sdegnato contro il genere umano.
Vicino a Don Bosco ci conobbi un prete Salesiano, D. Angelini. Quanto è buona la nostra Mamma Celeste!



Dicembre 1941

Ieri sera, mentre pregavo, fui rapita. Mi sembra(va) di vedere il Sacro Cuore che mi disse: Il lenzuolo che ti diedi, significa il lenzuolo ove sono stato involto io appena mi dovevano deporre nella sepoltura; significa il lenzuolo che dovranno involgere a tutti i miseri mortali; ricorda la morte che dovete sempre aver presente.
Figlia mia, Paola è senza prudenza; non dare pezzi della detta stoffa
a nessuno: è imprudenza.
Né ad Aurelio, né a suore: a nessuno.
Figlia, non recarti a fare auguri a nessun prete. Io ti voglio più ritirata, più nascosta.
Gesù mio, quanto siete buono!



Dicembre 1941

Gesù è tanto buono! Pregavo per la cessazione della guerra e dicevo: Gesù buono, calma cotesto flagello! Ricordati che per il genere umano hai sparso il tuo Sangue Preziosissimo! Ed ora ci vuoi abbandonare in questo modo? fa che, presto, tutti ci possiamo abbracciare da veri fratelli! Fammela questa grazia!
Figlia, mi disse, il mio Padre, per placare la sua giustizia, vuole delle anime vittime, che si offrano volentieri a soffrire tante pene e disagi per, così soffrendo, possano calmare il mio Padre sdegnato.
E tu, Figlia mia, sei pronta ad offrirti vittima?
Sì, Gesù mio, risposi: io son pronta (a) soffrire tutte le pene che tu vuoi, purché venga la pace fra gli uomini.
La vittoria l'avranno, ma bisogna soffrire soffrire noi assieme i poveri soldati.



Dicembre 1941

Ieri sera mi sognai Gesù; si mise vicino e mi disse: Figliuola mia, ti vuoi offrire vittima per la vittoria dell'Italia?
Sì, io risposi. Magari se vuoi (nel caso che tu voglia), la mia vita prendila pure, purché venga la vittoria.
No. La vita no.
Ma ti mando un dolore al cuore che ti ricorderà il mio dolore che soffro per la indifferenza di tante anime che mi ricevono per abitudine e senza proponimento di emendarsi.
Gesù mio, quanto sei buono, quanto ci ami! Anch'io ti amo tanto tanto.

Edited by Domenico-89 - 10/8/2012, 21:15
 
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