Amiamo Dio con Gesù e Maria

I Testimoni di Geova, Parte I - di Don Vigilio Covi

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/11/2014, 03:20
Avatar

Domenico-89

Group:
Amministratore
Posts:
43,346
Location:
Napoli

Status:





INTRODUZIONE

È con dolore che scrivo queste pagine. Vorrei poter riconoscere nei Testimoni di Geova dei fratelli, dato che adorano " Geova Dio ", lettura strana del nome di Dio, ma pur sempre il nostro Dio e Padre del Signore Gesù Cristo.
La maggior parte di essi erano dei cari fratelli nella Chiesa cattolica: vorrei poterli riabbracciare, almeno come ho potuto abbracciare molti fratelli - che mi considerano loro fratello - appartenenti a Chiese che non sono ancora in piena Comunione con la Chiesa cattolica.
Ma purtroppo è stata riversata in essi una così profonda avversione verso la Chiesa cattolica, che non possono neppure pregare insieme a me.
Le seguenti pagine non sono per loro. Sono per i cristiani che con loro hanno avuto un incontro e rimangono perplessi, perché non posseggono una conoscenza sicura ed ampia delle Sacre Scritture, o rimangono scossi dalla loro sicurezza. Sono un piccolo aiuto. don Vigilio Covi

Iª PARTE RIFLESSIONI

Cerchiamo di capire la loro esperienza
C'è tra loro chi ha fatto una scelta di fede e vive di fede, amando "Geova" e lasciandosi amare da lui. È spesso, ma non sempre, una scelta decisa da adulti: un'esperienza di vita nuova che li distanzia nettamente dalla vita precedente.
C'è tra loro anche chi vive di polemica contro la Chiesa e il mondo, più che di fede. (È l'impressione che si ricava dalla lettura dei loro libri e periodici). Come cresce poi la loro fede? La loro risposta a Dio?... Cresce sul fondamento degli Apostoli o su immaginazioni e ragionamenti umani? Purtroppo ci sembra di dover ammettere che gran parte del loro "edificio spirituale" è costruito su errori di interpretazione della S. Scrittura, su conclusioni di ragione più che di fede, su invenzioni strane...
Non hanno occhi aperti e liberi per riconoscere la presenza e l'opera dello Spirito di Dio. Sono molto attenti nell'osserva re il male, l'opera di Satana nel mondo e pronti nel rilevarne la presenza laddove è già evidente. Di qui ha origine il loro continuo atteggiamento di critica e di condanna, e lo spirito settario: essi soltanto sono sulla retta via.
Perciò non possono ascoltare nessuno che non sia dei loro, poiché a priori sanno che nessun altro viene da Dio! Non si interpella e non si ascolta nessuna altra voce: al di fuori della propria " Congregazione " Dio non può agire, non può dar sapienza e luce agli altri (vedi ad es. la nota sui dizionari biblici pag. 65 n. 1).
Questa superbia spirituale porta a prendere la parola senza mai cederla: tanto, quello che altri possono dire, è inutile, senza valore, se non addirittura satanico. Questo modo di fare produce una vera cappa di oppressione psicologica e spirituale su colui che ascolta, anche a prescindere dagli argomenti di cui si parla e da eventuali minacce o appelli all'estrema possibilità di perdizione.
Il male peggiore diffuso dai T. d. G. è a questo livello. E pochi se ne accorgono e sanno distinguere questo "spirito di dominio" dallo Spirito Santo con i suoi frutti e doni. (1}
Quello produce oppressione, paura e senso di inferiorità; mentre lo Spirito Santo produce pace, gioia, libertà, pazienza ecc. (Gal 5,22). Molti cristiani non sono preparati a distinguere (almeno a livello cosciente) gli spiriti. La loro attenzione rimane sulle ragioni e argomenti discussi, sui quali spesso sembra che i testimoni di Geova parlino bene e con coerenza.
La presunta maggior scienza e " conoscenza " della Bibbia produce effetto a scapito dello spirito di chi ascolta (e dello Spirito Santo); così si sposta l'attenzione dall'essere (con Dio e il Padre) sul conoscere (le parole di Dio).
Il cristiano che ascolta corre il rischio di esser preso da un senso di inferiorità, perché "non conosce la Bibbia come loro", di essere preso da spirito di discussione e perde la pace interiore, di cui egli costantemente gode e che non deriva dal conoscere frasi della Bibbia a memoria, ma dall'avere in sé Spirito Santo, che è spirito di umiltà e di preghiera e di sacrificio e di amore, ma anche di unità con gli altri cristiani, con i vescovi e con il Papa.

(1) Lo spirito di dominio è l'elemento di coesione dell'enorme e perfetta organizzazione dei T. d.G. Si pensi che tutto parte da Brooklyn-Pittsburgh, Pen.! I loro organi di stampa in Europa e in tutto il mondo sono traduzioni: nessuno potrebbe aggiungervi un articolo!


LA NON MISERICORDIA

Chi ha incontrato i Testimoni di Geova ha fatto l'esperienza - molte volte drammatica - di non sentire nel loro cuore nessuna misericordia. Come mai? Donde viene questo atteggiamento? da quali presupposti psicologici o di fede dipende? Come mai un gruppo che si definisce religioso e cristiano non riesce a vivere, o non cerca di vivere la misericordia del Padre di tutti?
Noi siamo chiamati a rivestirci di sentimenti di misericordia (Col 3,12). Questa è la nostra vocazione bella ed esaltante. Essa però è sempre insidiata da una grossa tentazione. E lo sappiamo tutti per esperienza personale: ne siamo stati vittime in modo soggettivo (non abbiamo avuto misericordia) e in modo oggettivo (non ci è stata usata misericordia). È una tentazione costante dell'uomo, figlio di Adamo peccatore e accusatore, ergersi a giudice degli altri, condannare, far sì che il Male, di cui uno si fa complice, gli ricada addosso piuttosto che liberarlo da quel male stesso! Da questa tentazione non siamo esenti noi cristiani, che spesso ci facciamo forti, per il nostro giudizio, addirittura dalla nostra posizione di credenti (come è già successo ai primi discepoli di Gesù che avrebbero invocato il fuoco su di una città...).
Gesù, in molte occasioni, con forza, deve ricordare ai suoi che la misericordia è indispensabile, pena l'esser fuori del cuore di Dio! Dio infatti è misericordioso: il Padre usa misericordia e pazienza!
Questa tentazione c'è a livello individuale e sociale, e ognuno dì noi deve lottare contro di essa per poter rimanere nella somiglianza
con Dio. Nessuna meraviglia, né scandalo, quindi, se dei nostri fratelli si lasciano trasportare da un atteggiamento di non misericordia: non li vogliamo giudicare né condannare: se potessimo li aiuteremmo a tornare nell'obbedienza al desiderio di Dio, Egli vuoi essere Padre e vuoi vedere che i suoi figli - noi - hanno un amore di padre per i loro fratelli (siamo battezzati nel nome del Padre!).

1. LA NON MISERICORDIA: interpretazione psicologica

Ognuno di noi vede il peccato degli altri (e Io vede tutti i giorni); lo vede molto bene, soprattutto se gli causa sofferenza! Ma se non siamo mai stati abituati a vedere il nostro peccato e ad umiliarci per esso, e ci siamo considerati in modo egocentrico, ci viene allora spontaneo giudicare, poi condannare e accusare i peccatori che ci stanno attorno! È normale! È normale perché siamo peccatori. È normale perché è il primo sintomo del peccato che è in noi. Adamo ed Eva, dopo il loro primo rifiuto di obbedienza a Dio sono divenuti accusatori. Gesù agii accusatori dell'adultera ha ricordato i loro peccati.
È normale che l'uomo peccatore non sia misericordioso: manifesta in tal modo la sua distanza da Dio distanziandosi dai fratelli che Dio gli ha dato. Vuole distogliere l'attenzione al proprio peccato rivolgendola su quello degli altri. È vero che i suoi fratelli sono peccatori, ma è vero che il Padre li ama ancora: l'uomo che vive nel peccato dimentica questo secondo fatto che è più reale e più eterno del primo. L'uomo nel peccato non ha occhi limpidi e liberi per vedere Dio e seguire la direzione del Suo Amore. Beati i puri di cuore: vedranno Dio!
Quando una persona cristiana porta alle estreme conseguenze la sua mancanza di misericordia può arrivare a coinvolgere i suoi ragionamenti e le sue convinzioni di fede. Ecco che si stacca dal Corpo della Chiesa, che, essendo formata da uomini, porta sempre in sé il peso dei peccati dei suoi membri e quindi l'occasione alla tentazione di non misericordia.
E se la persona non misericordiosa è influente nella comunità (ha il carisma di maestro o di profeta o di dottore...) trascina nella sua sequela altri fedeli incapaci di giudizio proprio sulla Parola di Dio o incapaci di discernimento degli spiriti: si formano in tal modo gruppi, sètte, comunità non misericordiose... (per questo motivo a capo delle comunità cristiane non vengono dati " maestri " o " profeti ", ma padri, persone che hanno attenzione non solo alle verità della dottrina cioè ma anzitutto alla persona umana da salvare, e sanno rispettarne i tempi di crescita, sanno dare il cibo assimilabile da ciascuno secondo le sue capacità e i suoi tempi, sanno accogliere a braccia aperte i peccatori che tornano settanta volte sette, sanno discernere anzitutto gli spiriti...).
Senza padri una comunità cristiana diviene associazione, società, non famiglia, non popolo. Un'associazione dipende dai suoi membri e questi, con facilità, quindi, non avendo appreso misericordia, possono suddividersi, staccarsi...
La mancanza di misericordia e di pazienza è stata alla base delle varie separazioni e divisioni avvenute nella Chiesa dagli inizi fino ad oggi. Ed ognuna delle chiese separate, a seconda della sua mancanza di misericordia iniziale è stata afflitta da ulteriori divisioni e frazionamenti dei suoi membri, che hanno dato origine a nuove ramificazioni...
La mancanza di misericordia in una comunità si esprime nel fatto che essa ritiene se stessa unica detentrice della verità e giudica gli altri come pagani, li esclude da rapporti di fraternità e di collaborazione e di amicizia. Una comunità così viene definita generalmente sètta. Se una sètta mantiene salde le principali verità della fede (Trinità, Incarnazione, Redenzione, Giudizio) la possiamo chiamare sètta cristiana, altrimenti dovremo trovare un altro nome. Di queste sètte ce ne sono sempre state e ce ne saranno.

2. LA NON MISERICORDIA: interpretazione teologica

Chi assume un atteggiamento non misericordioso deve giustificarlo a se stesso e agli altri: anzi, deve addirittura trovare un posto adeguato a questo atteggiamento davanti a Dio stesso. Scopriamo quindi che i non misericordiosi si rifanno per gran parte della loro " teologia " all'Antico Testamento. Non possono rinnegare il Nuovo, ma gli mettono alla pari l'Antico e cercano nell'Antico i fondamenti della loro conoscenza di Dio.
Ora l'Antico Testamento conosce Dio in modo incompleto, parziale, non adeguato a figli, ma a schiavi (cfr. Calati). La conoscenza che gli uomini hanno avuto di Dio nell'Antico Testamento si è prestata spesso e facilmente nell'ebraismo e nei vari gruppi da esso emergenti (farisei, sadducei, esseni) ad atteggiamenti di non misericordia. L'uomo che contemplava - e che contempla - il Dio dell'Antico Testamento trova con facilità lo spunto per assumere la non misericordia come uno dei suoi atteggiamenti fondamentali. Difatti Dio non aveva ancora mandato il Figlio suo, in cui abita corporalmente tutta la Divinità, per farsi conoscere come ad amici, non aveva mostrato tutto il suo amore, che trova la manifestazione completa e visibile nella persona di Gesù, non aveva effuso lo Spirito di misericordia: non si era fatto conoscere primariamente come Padre, come Figlio, come Spirito Santo.
L'uomo non conosceva la vita tri-dimensonale-trinitaria di Dio: non conosceva l'unico Dio in Tre Persone (Dio che vive uno nella Trinità). Chi conosce Dio in modo imperfetto si forma un'idea dell'uomo inadeguata, così pure della società e dei rapporti interpersonali dell'uomo si costruisce una teologia - e l'uomo religioso una sociologia quindi - in base alla sua conoscenza di Dio.
Chi conosce Dio Padre, Figlio e Spirito Santo sa qua! è l'amore del Padre al Figlio, un amore che è Dono, Gratuità pura. Chi conosce l'amore del Figlio al Padre conosce l'ubbidienza spontanea e generosa, risposta di vero amore, dipendenza totale, richiesta della manifestazione della Volontà del Padre non per curiosità, ma per esserne guidato. Chi conosce l'amore che è Spirito Santo conosce il rispetto e l'adorazione vera, conosce l'umiltà e la mitezza, la preghiera e la gioia, il perdono dei nemici, il desiderio di salvezza per tutti - peccatori compresi - e l'attesa fiduciosa fino al limite non della pazienza, ma della propria vita. Conosce anche il valore degli uomini per i quali Gesù, il Figlio, si è incarnato ed è morto e risorto e conosce il valore di tutte le cose, di tutte le creature, opera d'amore e dono del Padre al Figlio e non di costrizione.
Chi conosce Dio Trinità conosce un Dio misericordioso amante degli uomini, dei peccatori! Chi Lo conosce e Lo ama si lascia coinvolgere nella sua vita d'amore - liberamente - e nella sua espressione d'amore verso tutti, perché conosce la morte di Gesù ed il Suo amore per i Suoi carnefici. Conosce un Dio che è amore fin dal principio e rimarrà Amore fino alla fine.
Chi si ferma alla conoscenza di Dio come ce la tramanda il Vecchio Testamento o ad una conoscenza puramente filosofica, arriva a contemplare un Dio, senza relazioni, unica persona. Ebbene, un Dio così, unica persona - "senza relazione" - non può essere amore che è pura relazione (Dio è amore). Se Dio fosse una unica "persona", chi avrebbe Egli potuto amare prima della creazione del mondo? nessuno ( non avrebbe avuto relazione con alcuno! ). Per poter amare, cioè per poter essere se stesso (Dio è amore) - avrebbe dovuto per forza creare qualcuno cui donarsi. Ma se è costretto a creare, non è più libero: non è più Dio! Un Dio non libero ha qualcosa che lo costringe: non è sopra tutto. Non è Dio. Solo Dio Amore in sé sussistente come Amore può essere libero, può essere Dio.
Chi conosce Dio come "unica persona" si forma un'idea di sé e del proprio gruppo con immagini e impulsi di costrizione, che si manifestano in dominio, in esclusione, in proselitismo violento, in mancanza di pazienza, mancanza di attesa, mancanza di misericordia. Per essi il mondo è tutto malvagio: tutto fa paura. È chiaro: il mondo - uomini compresi - fa paura ad un Dio costretto da esso (come un padre ha istintivamente atteggiamento di rifiuto per un figlio non voluto liberamente e che è costretto ad accettare accanto a sé). Così il mondo viene visto malvagio, e se questo Dio può e ne ha " giustificata occasione " lo distrugge: manifesta così il suo esser Dio, con la fine del mondo, con la distruzione completa dell'uomo (anima e corpo), per dare finalmente origine ad un mondo liberamente voluto da Lui, come piace ora a Lui, dopo l'esperienza negativa della prima creazione (quale garanzia che sia così? illusione). Un Dio così sarebbe costantemente in contraddizione con se stesso e non è nemmeno secondo la vera conoscenza dell'Antico Testamento, la quale è solo un avvio per una conoscenza più completa. Ma chi si rifà solo o principalmente alle nozioni Veterotestamentarie arriva a questo punto. E chi è a questo punto nella sua evoluzione psicologica personale o sociale si rifà con preferenza all'Antico Testamento (o meglio, ad un'idea primordiale e filosofica di Dio che trova maggiori appoggi nelle esperienze vissute e trasmesse da Israele. Il Dio dell'Antico Testamento vuole in realtà a pii) riprese manifestarsi Amore, padre tenero e misericordioso, ma il popolo si mostra più sensibile e reagisce maggiormente alla sua conoscenza imperfetta e primitiva di un Dio giudice severo).
I Testimoni di Geova si rifanno appunto con preferenza all'Antico Testamento; nel Nuovo non ne vedono lo sviluppo, il completamento, il compimento. La loro conoscenza di Dio rimane perciò limitata e incompleta. Le rivelazioni del Nuovo Testamento sulla vita di Dio vengono sottomesse a quelle del Vecchio Testamento, piuttosto che viceversa. Ne consegue che essi, come unico punto fermo della loro dottrina dagli inizi fino ad oggi, hanno il rifiuto netto della visione trinitaria di Dio. Da qui nasce ogni altro rifiuto delle verità della fede e un'assenza di misericordia straordinariamente evidente sia all'interno che all'esterno della loro "congregazione", come vedremo in seguito.

II parte

CENNI DI STORIA

II 16 febbraio 1852 a Pittsburg, Pen. USA, nasceva Charles Taze Russel.
Commerciante come il padre, fu cresciuto nella fede dei Presbiteriani. A 16 anni era già membro dei Congregazionisti. A 17 attraversò un periodo di ateismo. A 18 si unì agli Avventisti, che, allora, attendevano per il 1874 l'incarnazione visibile di Cristo. Russel superò la grossa delusione, provata col trascorrere del 1874 senza vedere verificate le attese, convincendosi che Cristo era sì venuto, ma invisibilmente.
Insieme ad un altro avventista (Barbour) fondò un nuovo circolo di studi biblici. Separatosi da lui nel 1881 giunse alla fondazione di una grossa Casa Editrice, la "Società Torre di Guardia di bibbie e trattati". Questa Casa Editrice fu un vero investimento come Società per Azioni. Tali azioni furono in massima parte nelle mani di Russel, che vi impiegò 350.000 Dollari.
Sorsero un migliaio di gruppi che si ispirarono alle sue teorie. Si fece chiamare "Pastore Russel" o anche "Pastore della verità pura". Cominciò a visitare i suoi gruppi e più tardi, impedito dalla salute, mandò i suoi collaboratori come "fratelli pellegrini"a curare la formazione di tali comunità.
Scrisse libri, dandosi da fare a cercare una cronologia biblica. In seguito alle sue "ricerche" poté annunciare che Adamo è stato creato nell'autunno dell'anno 4026 a. E. V. (= avanti Era Volgare = avanti Cristo); nel 3896 Caino uccide Abete, nel 3404 nasce Enoc, nel 2970 nasce Noè ecc. ecc. (dal libro: "Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile" e dal libro "Babilonia la grande è caduta"). Nel 1874 (E.V.) Cristo è ritornato invisibilmente, nel 1878 i generati nello Spirito sono saliti in cielo, nel 1914 sarebbe avvenuta la fine del mondo. Queste sono solo alcune date, scelte tra le più significative.
Continuò una vita di contraddizioni, con molti processi che dovette sostenere a causa delle grosse perdite economiche subite da chi dava credito alle sue profezie, che non si avveravano. Questa mania profetica e (sembra accertato) un suo adulterio gli causarono anche il divorzio. Alla sua morte (31.10.1916) - in treno, mentre si recava a vendere sementi miracolose - gli successe nel 1917 il suo avvocato difensore, Joseph Franklin Rutheford. Costui condusse una vera lotta per poter essere incontestato presidente della società. Diffuse molto odio contro i cristiani (basterebbe vedere le copertine di "La Torre di Guardia" o di "Svegliatevi" di quelle annate). Alla morte del Presidente Russel la Società aveva un capitale di 1.500.000 Dollari con 150.000 diritti di voto.
Allorché il nuovo Presidente cambiò vari punti della dottrina, molti membri si ritirarono e vollero essere rimborsati del loro denaro. La Società, messa alle strette, ancora nel 1917, dovette vendere le proprietà di Brooklyn e si ritirò a Pittsburgh. Tornarono a New York, dopo aver nuovamente comperato gli edifici, nel 1919. Rutheford nel 1931 diede alla congregazione il nome che porta ancora oggi: Testimoni di Geova.

Fece costruire delle ville in S. Diego (California) per l'attesa risurrezione dei santi Patriarchi Abramo, Isacco, ecc. Là egli morì il 7 dicembre 1941. Poco prima aveva consigliato i suoi "figli" di non sposarsi, perché la fine del mondo era imminente. Molti "fratelli" affermano che la sua morte sia stata causata dall'alcoolismo e dall'aver fatto uso di droga.

Gli successe nel 1952 Natan Homer Knorr, nato nel 1905, accompagnatore di Rutheford nei suoi molti viaggi. E' presente attualmente nel Corpo Direttivo della "Congregazione": ha dato grande impulso alle scuole di preparazione dei "missionari" e al capillare lavoro dei propagandisti.
Dal 1942, cioè dall'arrivo di Knorr alla presidenza, la Società non si identifica più con una persona. Da allora i libri e gli scritti non portano più il nome dell'autore.
Da allora non si vorrebbe più nemmeno profetizzare la data della fine del mondo: ma la direzione si trovò obbligata a ciò dalle attese dei Testimoni: fissò tale data per il 1975 oppure, in caso di sbaglio per il 1996.
Ben cinque volte è cambiata la interpretazione della Bibbia dalla fondazione della Società. Quella di Russel è stata rigettata da Rutheford dal 1919 fino al 1925. A partire dal 1931 Rutheford stesso variò la propria. Dopo la sua morte Knorr diede nuovo significato alle spiegazioni precedenti; Knorr stesso poi, nel 1955, cominciò a modificare il proprio insegnamento.
Ci sono solo tre punti che non hanno cambiato da Russel fino ad oggi:
- il rifiuto della Trinità, come insegnamento demoniaco,
- il rinnegamento dell'immortalità dell'anima,
- e l'attenersi al nome di Dio Geova.

Nel 1946 i membri con diritto di voto nella Società erano 436, nel 1972, 423.
(cfr. Pape, "Die Wahrheit über Jehovas Zeugen" pg. 92)

[Dopo Knorr altri Presidenti si sono succeduti. Io non mi sono più aggiornato: non è così importante! Dal momento che si conoscono gli scopi e i metodi, poco importano i nomi di singole persone, che non possono essere altro che ingranaggi di una macchina che non può cambiare. (2005)]

organizzazione

insegnamenti a confronto con la Bibbia

Comitati del Comitato Direttivo centrale

Adunanze

Servizi di Congregazione

Servizi speciali

foglietti per le note di Campo

Pagella della Scuola di ministero Teocratico

II parte

CENNI SULL'ORGANIZZAZIONE

La Società è diretta dal Presidente e sei Direttori.
Il mondo è suddiviso in dieci Zone. Ogni Zona ha il Direttore di Zona con vari collaboratori.
Le Zone sono suddivise in Rami nazionali con Direttore nazionale.
Ogni nazione è suddivisa a sua volta in Distretti, i Distretti in Circoscrizioni, le Circoscrizioni in Congregazioni, formate al massimo da cento membri Predicatori.
Le Congregazioni hanno riunioni plurisettimanali, le Circoscrizioni e Distretti rispettivamente una volta e due volte all'anno. Per il lavoro di campo si servono di due quindicinali, "La Torre di Guardia" e "Svegliatevi". Inoltre distribuiscono foglietti, opuscoli e libri. Tra questi ultimi ha particolare importanza "La Verità che conduce alla vita eterna" (74 milioni di copie). Scopo nascosto ma costantemente presente in tale scritto è voler dimostrare la falsità del Cristianesimo, definito "Babilonia la grande" e invita "uscite di mezzo a loro".
Ciò che sta scritto nei loro opuscoli ha valore categorico, come la Bibbia stessa, se non addirittura maggiore.
Raccogliamo qui alcuni scritti dei T. d. G. tolti da testi riservati ai dirigenti, per conoscere qual'è la loro Organizzazione, come si giustifica e di quali mezzi si avvale.

LE SOCIETÀ TORRE DI GUARDIA DI BIBBIE E TRATTATI DI
- PENNSYLVANIA
- NEW YORK

Leggiamo direttamente dai loro libri la presentazione delle Società (di Pennsylvania e di New York) e la loro organizzazione. Da questa presentazione, in cui la Società si autodefinisce "corporazione legale", è facile comprendere la reale natura stessa, e come di spirituale ci sia ben poco, benché si cerchi di mettere in relazione il "corpo direttivo" con gli apostoli: ma quale diversità! Non assomiglia forse maggiormente al corpo direttivo di una Società per Azioni, che stampa e vende libri?

Da La tua parola è una lampada al mio piede 1969, pg. 36, cap. II:

"ORGANIZZAZIONE BASATA SULLA PAROLA DI DIO

Oggi i rimanenti dei membri del Corpo di Cristo unti con lo spirito che sono sulla terra costituiscono "lo schiavo fedele e discreto", ed è questa classe, come fu predetto in Matteo 24: 47, che il Signore Gesù ha nominata "sopra tutti i suoi averi" qui sulla terra. E' dunque essenziale operare in stretta associazione con questa classe dello "schiavo" e seguire positivamente i consigli che per mezzo d'esso ricevete.
Di fra quelli che compongono i membri del corpo di Cristo unti con lo spirito, certuni rendono servizio quale visibile corpo direttivo. Nel primo secolo della nostra Era Volgare quel corpo direttivo era costituito dagli apostoli e da certi altri fratelli maturi della congregazione di Gerusalemme (Atti 15: 2,6,23). Per svolgere l'opera di predicazione nella maniera più efficace nelle condizioni dei giorni moderni, " lo schiavo fedele e discreto " ha organizzato una corporazione legale, la Watch Tower Bible and Traci Society of Pennsylvania (Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania). Questa società, formata da maturi cristiani, non è lucrativa ed è completamente dedicata a promuovere gli interessi della vera adorazione sulla terra. E' stata impiegata dagli unti seguaci di Gesù Cristo da molti anni per dispensare la conoscenza alla famiglia della fede e per dirigere l'opera di predicazione, e la benedizione di Geova su questa disposizione è molto manifesta. Il visibile corpo direttivo è strettamente identificato nel consiglio dei direttori di questa Società. Come accadeva fra i primi cristiani, seguendo la sorveglianza del corpo direttivo ne risultano unità e incremento. Per facilitare l'osservanza delle istruzioni di Gesù di predicare questa "buona notizia del regno" in tutta la terra abitata, la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati ha pure filiali in vari paesi. Tutte queste sono sottoposte al visibile corpo direttivo, ma ciascuna filiale presta attenzione al suo proprio territorio. Conoscendo le condizioni che vi esistono, la filiale è in grado di applicare le istruzioni nel modo più utile e di occuparsi prontamente delle faccende locali.
Non è meno vero nel nostro giorno di quanto lo fu nel primo secolo della nostra Era Volgare che lo stretto contatto con l'organizzazione visibile di Geova è importante. Quelli che si battezzarono come cristiani al tempo di Pentecoste, il 33 E. V., continuarono a tenersi in stretta associazione con gli apostoli per ricevere istruzioni. (Atti 2:41,42).
Le istruzioni scritte ad alcune di quelle congregazione ci sono state preservate nell'ispirata parola di Dio, e continuano a provvedere la base della procedura organizzativa che i cristiani testimoni di Geova seguono".

Da Annuario 1973, pg. 258:

"IL CORPO DIRETTIVO

II Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova consiste di undici fratelli, tutti unti da Dio.
Il 6 settembre 1971 si determinò che la presidenza del Corpo Direttivo fosse assunta a turno secondo l'ordine alfabetico. Quindi lo scorso anno Frederick W. Franz ha prestato servizio come sorvegliante presidente alle adunanze del Corpo Direttivo. Ogni membro del Corpo Direttivo segue inoltre un turno secondo cui siede a capo delle tavole della Betel, agendo da presidente per una settimana alla volta. Questa è risultata una disposizione eccellentissima, e a capo delle tavole di ciascuna filiale della Società ci sono anziani che si succedono a turno.
Poco dopo le dieci fu all'ordine del giorno l'adunanza annuale delle società e, per procura e in persona, furono presenti 423 membri della società di Pennsylvania. Essi rielessero come membri del consiglio dei direttori per tre anni M. G. Henschel, N. H. Knorr e L. A. Swingle.


Watchtower Bible and Tract Society of New York, inc.
Conforme alle esigenze di legge, allo statuto e alla notifica inviata ai membri della Società il sabato 1. gennaio 1972, l'adunanza annuale dei membri della Watchtower Bible and Tract Society of New York, ine. fu tenuta nella sede della Società situata in 124 Columbia Heights, Brooklin, New York, 11201). Il Presidente, N. H. Knorr presiedette e A. B. Tedesco aprì con preghiera. I membri della società restarono cinquantuno, e tutti eran presenti in persona o per procura. Furono fatti parecchi rapporti sul progresso dell'opera della Società, ed ebbe luogo l'elezione dei direttori. I periodi scaduti furono quelli di L. K. Greenlees, N. H. Knorr e M. H. Larson. Tutti i cinquantuno membri rielessero all'unanimità questi direttori per un periodo di due anni ".

Da Annuario 1977, pg. 258-59:

" IL CORPO DIRETTIVO DEI TESTIMONI DI GEOVA

I primi di dicembre del 1975, l'intero Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova si radunò a Brooklyn, New York, per considerare le raccomandazioni relative all'organizzazione e alla procedura. Per molti mesi due diversi comitati avevano considerato le disposizioni organizzative. E il 4 dicembre 1975 il Corpo Direttivo lesse alla famiglia Betel una lettera che spiegava gli aggiustamenti apportati.
Furono anche mandate lettere a tutte le filiali in ogni parte del mondo che spiegavano le procedure e nella rivista "Torre di Guardia" del 1. maggio 1976 fu pubblicato un articolo intitolato "Disposizioni del Corpo Direttivo" che spiegava come, per facilitare la sua opera, erano stati costituiti sei comitati del Corpo Direttivo e questi sei comitati avevano cominciato a funzionare il 1. gennaio 1976. Ciascun comitato ha il proprio presidente, che presta servizio per un periodo di un anno.
COMITATO DEL PRESIDENTE: Questo comitato si compone del presidente attuale del Corpo Direttivo, del presidente precedente e del prossimo nell'ordine che sarà presidente. Il presidente attuale presta servizio come coordinatore e sbriga il lavoro per conto del Corpo Direttivo. I rapporti di notevoli emergenze, disastri o campagne di persecuzione o qualsiasi altra cosa urgente che influisce sui Testimoni di Geova sono sottoposti immediatamente al Comitato del Presidente affinché si possano esaminare con il Corpo Direttivo.
COMITATO DEGLI SCRITTORI: Questo comitato dispone che il cibo spirituale sia scritto e registrato per la stampa e la distribuzione ai Testimoni di Geova e al pubblico in genere. Poiché si occupa delle pubblicazioni, esso soprintende anche al lavoro di traduzione che si compie in tutta la terra.
COMITATO DELL'INSEGNAMENTO: Questo comitato ha le responsabilità di soprintendere sia alle scuole e alle assemblee per l'educazione spirituale del popolo di Geova che all'istruzione delle famiglie Betel. Inoltre, soprintende all'opera di abbozzare il materiale da usare nell'insegnamento e ha la sorveglianza dei programmi radiofonici e televisivi e dei programmi delle assemblee.
COMITATO DEL SERVIZIO: Questo comitato soprintende a tutti i campi dell' opera di evangelizzazione e ha la responsabilità di dirigerne l'ulteriore sviluppo. Il comitato si interessa delle attività delle congregazioni, dei sorveglianti di circoscrizione e di distretto, dei missionari, dei Comitati delle Filiali e delle visite periodiche dei sorveglianti di zona.
COMITATO EDITORIALE: Questo comitato soprintende alla stampa, alla pubblicazione e alla spedizione di letteratura in ogni parte del mondo. Perciò, ha la responsabilità della sorveglianza degli stabilimenti e dei beni di cui sono proprietarie e fanno uso le varie società impegnate dai Testimoni di Geova, nonché delle operazioni finanziarie, delle attività legali e di ciò che ha relazione con la pubblicazione della buona notizia del Regno in tutta la terra.
COMITATO DEL PERSONALE: La sorveglianza di questo comitato riguarda le disposizioni prese per prestare assistenza personale e spirituale ai membri delle famiglie Betel, ed esso ha la responsabilità di invitare i nuovi membri a prestare servizio nelle famiglie Betel e dei Poderi in ogni parte del mondo.
COMITATO DELLE FILIALI: Oltre alla disposizione di soprintendere all'opera del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova per mezzo dei sei comitati, si dispose che ogni filiale, a cominciare dal 1. febbraio 1976, avesse un comitato responsabile di lavorare con il Corpo Direttivo per seguire le disposizioni organizzative e tenere informato il Corpo Direttivo del progresso dell'opera del Regno nel territorio assegnato alla filiale. Tale comitato ha un presidente che presta servizio per un anno. Secondo la grandezza della filiale, il comitato può avere da tre a sette membri. La rotazione della presidenza nei comitati delle filiali avviene ogni anno il 1. gennaio.
Tutti i comitati assunsero le loro responsabilità come era stato prestabilito e hanno funzionato molto bene. E' stato utile avere un certo numero di fratelli che si sono consigliati prendendo in esame gli interessi dell'opera del Regno - Prov. 11:14; 15:22; 25:26.
Confidiamo che la guida di Geova si sia resa manifesta nella formulazione di questi aggiustamenti e continuiamo a rivolgerci a Geova Dio perché ci guidi per mezzo del suo spirito e della sua Parola. Questo è un tempo per continuare ad avanzare con l'espansione dell'opera di predicare il Regno e far discepoli, attendendo da Geova continue benedizioni. Apprezziamo vivamente le benedizioni che Geova Dio ci ha elargite nel passato anno di servizio ed esprimiamo gratitudine per la generosa cooperazione che i proclamatori del Regno ci hanno resa in ogni parte del mondo. Tutti attendiamo nel nuovo anno di servizio altre benedizioni di Geova.
Vostri fratelli

CORPO DIRETTIVO DEI TESTIMONI DI GEOVA"

ADUNANZE

(cfr. "La tua Parola è una lampada al mio piede " Watchtower B.A.T.S. of N. Y. 1969)
I - STUDIO " TORRE DI GUARDIA "
E' l'adunanza settimanale più importante. I partecipanti si preparano anticipatamente con la lettura privata del quindicinale "Torre di guardia ". Questo " Studio " si apre e si chiude con cantico e preghiera. Dura da 1 ora e 1 ora e 10'.

II - ADUNANZA PUBBLICA

Possibilmente si tiene una volta la settimana, se ci sono oratori sufficienti. Può essere tenuta in luoghi pubblici. E' " pubblica " perché possano essere invitate altre persone che non siano T. d.G. Non c'è preghiera. L'argomento viene trattato in forma di discorso da uno o più oratori e può riguardare problemi di morale, scienza, istruzione biblica.

III - ADUNANZA DI SERVIZIO

Questa adunanza settimanale prepara il T. d. G. al ministero di campo, con esemplificazioni dei discorsi da fare di porta in porta. Inizia e termina con cantico e preghiera. Durata prestabilita: 1 ora. Viene svolta secondo le precise indicazioni del foglio mensile " Ministero del Regno " (cfr. 60).

IV - SCUOLA DI MINISTERO TEOCRATICO

Non è obbligatoria ma è molto raccomandata. E' una scuola di addestramento continuo per l'esercitazione oratoria. Si usano libri di testo. Lo " studente " fa le prove dei discorsi che terrà di porta in porta, ricevendone consigli su un foglio apposito.

V - STUDI DI LIBRO DI CONGREGAZIONE

Questa adunanza si svolge di preferenza nelle case a gruppi più ristretti, con frequenza settimanale. Si apre e si chiude con preghiera. La durata è di 1 ora. Si studiano le dottrine usando la Bibbia e un libro fornito dalla Società. In questa adunanza ognuno può intervenire liberamente. Vi si possono portare persone estranee per fare la conoscenza ed essere edificati dalle "conversazioni spirituali della nostra calorosa associazione". La Bibbia può essere letta solo da una persona "dedicata", che cioè abbia firmato la "registrazione di battesimo cristiano".

LA SALA DEL REGNO

E' il luogo normale delle adunanze. Deve essere pubblicizzato con una targa esterna che ne riporti gli orar! delle adunanze. Se c'è una finestra viene usata come vetrina per la "letteratura" ad edificazione dei passanti. Per la manutenzione della Sala "tutti gli associati della Congregazione hanno il privilegio di contribuire finanziariamente". Nella sala c'è la cassetta per le "contribuzioni".
Funerali ed eventuali matrimoni possono essere celebrati nella Sala del Regno.

ASSEMBLEE

Due volte l'anno per tre giorni consecutivi si tiene l'assemblea di Circoscrizione con discorsi, istruzioni ed eventuale immersione in acqua. Una volta l'anno varie Circoscrizioni tengono l'Assemblea di Distretto.

SERVIZI DI CONGREGAZIONE

Ogni Congregazione è diretta dal " servitore di Congregazione " con alcuni assistenti.

I - SERVITORE (SORVEGLIANTE) DI CONGREGAZIONE "Presiede ed ha la sorveglianza generale della Congregazione".

II - ASSISTENTE SERVITORE DI CONGREGAZIONE Sostituisce il Servitore di Congregazione. Compila i rapporti del servizio dì campo dell'intera Congregazione e li "spedisce alla Società non più tardi del 5 del mese seguente". Sorveglia i proclamatori.

III - SERVITORE DEGLI STUDI BIBLICI "Si interessa in maniera particolare di promuovere l'attività delle visite ulteriori e degli studi bìblici da parte dì tutti i proclamatori". Ne tiene un preciso schedario.

IV - COMITATO DELLA CONGREGAZIONE I tre predetti servitori formano il Comitato della Congregazione. Detto comitato esamina le domande di servizio, gli oratori pubblici ed ha " funzione giudiziaria ".

V - SERVITORE DELLE RIVISTE E DEL TERRITORIO Provvede ai proclamatori " le copie delle riviste "Torre di guardia" e "Svegliatevi!" da usare nel servizio dì campo, e il territorio da lavorare ".

VI - SERVITORE DELLA LETTERATURA Procura i libri, gli opuscoli, le Bibbie e i trattati da usare ne! ministero di campo.

VII - SERVITORE CONTABILE Riceve il denaro dai proclamatori, ne tiene accurata contabilità, e, dopo ogni adunanza, svuota la cassetta delle contribuzioni. Fa eventuali depositi in banca e spedisce il denaro delle riviste alla Società.

VIII - SERVITORE DELLO STUDIO TORRE DI GUARDIA Presiede detto Studio; " Egli ha l'incarico di aiutare tutti nella Congregazione a trarre pieno benefìcio da questo provvedimento spirituale che Geova ha preso per il suo popolo ".

IX - SERVITORE DELLA SCUOLA DI MINISTERO TEOCRATICO "Si interessa vivamente di migliorare la capacità di parlare e insegnare di tutti nella Congregazione". Riceve i programmi dalla Società per poter guidare questa scuola. Cura la biblioteca nella Sala del Regno.

X - SERVITORI DI STUDIO DI LIBRO DELLA CONGREGAZIONE E' nominato dalla Società, "Conduce studi di libro di Congregazione, prende la direttiva del ministero di campo e presta la necessaria attenzione personale a ciascuno, così che tutti godano buona salute spirituale ". Può far visita ai proclamatori per congratularsi con loro o incoraggiarli.

XI - ORATORI PUBBLICI Sono qualificati per pronunciare discorsi in Congregazioni diverse dalla propria durante le Adunanze pubbliche.

Ecco qui sotto riprodotti i foglietti che i pionieri compilano ogni giorno: l'uno per rendere conto del suo lavoro e delle sue vendite, l'altro per prender nota delle persone incontrate e loro reazione.


RAPPORTO SETTIMANALE DI SERVIZIO DEL PROCLAMATORE


SERVIZI SPECIALI

Pioniere regolare: per essere ammesso a questo servizio il T. d.G. deve essere battezzato da almeno 6 mesi, deve essere stato Proclamatore regolare con una media di almeno 10 ore di servizio di campo e 6 visite settimanali, deve aver tenuto uno studio biblico settimanale a domicilio, deve essere dì condotta eccellente e " non usare tabacco ".
I suoi compiti saranno 100 ore al mese di lavoro di campo (= 3 ore e 20' al giorno), vendita di 100 riviste al mese, 35 visite ulteriori, 7 studi biblici a domicilio ogni settimana. L'anno di servizio inizia il 1" settembre e termna il 31 agosto. Se durante un mese non compie le 100 ore, deve recuperare in altri mesi fino ad arrivare a 1200 ore l'anno. Ogni mese spedisce un rapporto dettagliato alla Società.

Pioniere temporaneo: si impegna per due settimane o qualche mese agli stessi obblighi del pioniere regolare.

Pioniere speciale: chi ha buoni risultati come pioniere regolare può fare domanda per divenire pioniere speciale. Egli dedicherà tutto il tempo al ministero di campo in territorio " vergini ", dove nessuno è ancora mai passato. Avrà il compito di iniziare Congregazioni in territori nuovi. Dovrà impegnarsi a 150 ore di ministero di campo al mese, a vendere 150 riviste, a 50 visite ulteriori e a 10 studi biblici settimanali.
Il denaro necessario per il "nutrimento e di che coprirsi " gli viene dato mensilmente, mentre il 1° novembre riceve un "altro aiuto pecuniario perché vi ottenga indumenti". Potrà avere 2 settimane di vacanza all'anno e 3 dopo 20 anni di servizio ininterrotto. Servizio missionario: coloro che sono battezzati da 3 anni, che da 2 sono pionieri, con un'età tra i 21 e i 40 anni, non sposati o sposati senza figli, che sanno l'inglese, che godono buona salute, disposti a trasferirsi in qualsiasi luogo e per un periodo indeterminato, potranno chiedere il privilegio di svolgere servizio missionario. Se la domanda viene accolta riceveranno uno speciale addestramento nella Scuola Biblica di Galaad a Brooklyn USA. Avranno le mansioni e le ricompense come i pionieri speciali.

Servizio alla Betel: casa Betel viene chiamata la sede delle filiali. Può far domanda di servizio in queste case chi è battezzato da almeno un anno, sia celibe o senza figli, si impegni per almeno 4 anni. Dovrà lavorare o in ufficio, o in tipografia, o in guardaroba, o in cucina ecc. ecc. per 8 ore e 40' al giorno per 5 giorni e 4 ore al sabato. Oltre a vitto e alloggio riceverà una " piccola spettanza mensile per le spese personali ".

Riproduciamo qui fac-simile del registro "Consigli sui discorsi" degli alunni della scuola che prepara a tenere discorsi. L'alunno viene osservato nei minimi particolari, come si può vedere dalle varie note su cui riceve il voto! Da " Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico " pag. 104-105. Periodicamente una prova scritta di ripetizione

PUBBLICAZIONI riservate ai T. d. G. o ai loro dirigenti:
- Annuario (annuale)
- Ministero del Regno (foglio mensile per i dirigenti di Congregazione, con le indicazioni per ogni incontro "Adunanza di servizio" - vedi pg. 60).
- Babilonia la grande è caduta!
- Luce, 1930, J. F. Rutheford, 2 voi.
- Sia Dio riconosciuto verace (1949)
- Questo significa vita eterna (1952)
- Preparato per ogni opera buona (1960)
- Sia fatta la tua volontà in terra (1961)
- Qualificati per essere Ministri (1963)
- Cose nelle quali è impossibile che Dio menta (1965)
- Nuovi cieli e nuova terra (1965)
- La tua parola è una lampada al mio piede (1969)
- Manuale per la scuola di ministero teocratico (1971)
- Le nazioni conosceranno che io sono Geova. Come? (1973)
- Vera pace e sicurezza. Da quale fonte? (1973)

Conclusione

Dalle testimonianze di G. Pape e F. W. Haack (pastore protestante) e degli ex ministri T. d. G. Aveta e Palmieri - oo. cc. in Bibliografìa -, risulta che la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati (Watchtower Bible and Tract Society of Pennsylvania and of New York) è una duplice Società per Azioni con una propria banca, la "Wachtower Tresaures".
Come già menzionato nel settembre 1971 aveva 423 azionisti a Pen-nsylv. e 51 a N.Y.
La stampa dei libri ed opuscoli costa loro solo il 10% del ricavato, essendo gli operai tutti volontari, ed il tipo di carta usata la più scadente! Nel 1929 ad es. un libro venduto in Germania per un marco costava alla Società appena 11 Pfennig (centesimi). A Brooklyn un libro venduto a 35 Cents ne costava alla Società appena 4, Rischio per gli azionisti non esiste, perché la rete dei distributori gratuiti della stampa è assicurata e aumenta ogni anno, e per di più i vari Pionieri o Proclamatori devono pagarsi in anticipo ogni libro e opuscolo e foglio che distribuiscono. La Società non regala nulla. Ogni filiale (per es. quella di Roma) per stampare qualsiasi cosa deve pagare i diritti di licenza alla Centrale negli USA. La INTERNATIONAL STUDENTS ASSOCIATION di Brooklyn non ha speciali funzioni. Compare laddove non possono intervenire come Società. Presidente e cassiere sono gli stessi.
Così gli stessi T. d.G. sono abilmente ingannati e noi - oltre che come spirituali ingannatori - li potremmo considerare veramente sfruttati, anche economicamente.

insegnamenti a confronto con la Bibbia

La Bibbia

Di casa in casa: come si presentano?

La loro conoscenza della Bibbia

LA BIBBIA:

lettura cristiana e interpretazione dei T. d. G.

I Testimoni di Geova sostengono le loro verità "Bibbia alla mano", e citano con destrezza capitoli e versetti del testo sacro, dopo essersi accuratamente preparati sul modo di parlare, sugli argomenti da trattare, sul come atteggiarsi, ecc... ecc..., come puoi vedere a pag. 66 e segg. Ma sono interpretati divinamente quei passi della Scrittura, quelle Parole di Dio?
La Sacra Scrittura è fonte di vita, di vita spirituale e autentica, ma solo quando viene letta nello Spirito di Dio. Non basta leggere la Scrittura, Parola di Dio: è necessario leggerla nello Spirito Santo, donato ai credenti e alla comunità di coloro che credono in Cristo Gesù, la stessa comunità cui è stato fatto il dono della S. Bibbia. "La S. Scrittura deve essere letta e interpretata con l'aiuto dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta" (Dei Verbum 12/89, Concilio Vaticano II).

Una pagina del prof. don Lorenzo Zani, docente di Sacra Scrittura, ci aiuta a comprendere come ci si debba accostare alla lettura della S. BIBBIA.
" La Bibbia non è un libro che vuoi comunicare anzitutto nozioni scientifiche o storiche, ma è un libro in cui si parla dell'incontro di Dio con l'uomo, del cammino di Dio con l'uomo, delle risposte positive o negative dell'uomo all'invito di Dio. La Bibbia ci dice che Dio rivela se stesso intervenendo nella storia per farsi conoscere: Dio valica la distanza che lo separa dall'uomo, gli va incontro e gli parla per stabilire con l'uomo dei legami di amicizia. La storia umana è il luogo in cui Dio si rivela: Israele ha incontrato Dio nella storia e la Bibbia contiene la storia degli interventi di Dio. Dio agisce nella storia e commenta, spiega questo suo intervento. La Bibbia contiene la spiegazione degli interventi di Dio nella storia. E' una spiegazione data da Dio stesso, ma espressa attraverso uomini, espressa con linguaggio umano. Gli uomini che hanno scritto la Bibbia sotto l'inspirazione di Dio, si sono serviti di fonti, orali o scritte, a loro preesistenti; hanno soprattutto usato dei modi di esprimersi, dei generi letterari diversi dai nostri. Noi, leggendo la Bibbia, dobbiamo cercare di capire cosa volevano comunicarci gli autori sacri, qual era la loro intenzione, che verità intendevano professare.
La Bibbia contiene anzitutto una verità che riguarda la nostra salvezza, una verità di ordine religioso. La Bibbia ad esempio, non intende dirci come esattamente Dio ha creato il mondo o quando Io ha creato, ma nelle prime pagine ci insegna che il mondo è stato creato da Dio, che il mondo è buono, che il male non viene da lui, ma da noi, che l'uomo è stato creato per essere a immagine di Dio, per dialogare con Dio, per essere signore del mondo e non degli altri uomini, che Dio accompagna la coppia umana sempre con la sua benedizione, che il settimo giorno è il giorno in cui l'uomo è sollecitato a sentirsi particolarmente vicino e impegnato nell'alleanza di fedeltà a Dio. Analogamente la Bibbia non ci ha mai indicato quando verrà la fine della storia né come avverrà; ci ha solo detto che quel giorno sarà il giorno dell'incontro definitivo col Signore: "Levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina" (Le 21,28). La Bibbia ci dice che Dio non abbandona mai l'uomo, che la storia non termina in orizzonti di cenere o in cieli spenti: l'amore di Dio avrà l'ultima parola e salverà i credenti. Dio si è avvicinato all'uomo in Gesù di Nazaret, in questa persona che è Dio e Uomo. Da allora il cristiano deve essere un ottimista e testimoniare che il mondo è avvolto dalla misericordia di Dio.
Va inoltre ricordato che nella Bibbia, Dio si è rivelato progressivamente, adattandosi alla mentalità, ai costumi d'Israele ed educandolo gradualmente. Nella Bibbia quindi, e più precisamente nel Vecchio Testamento, ci sono pagine che presentano ancora imperfettamente il disegno di Dio, la realtà della salvezza, il problema del dolore, la sorte dell'uomo dopo la morte. La Bibbia perciò va letta globalmente; non basta stralciare una pagina o, peggio ancora, una riga: tutta la Bibbia è una grande pagina che testimonia l'amore di Dio, e questa pagina giunge a pienezza nel Nuovo Testamento.
Soprattutto va ricordato che nella Bibbia, più che informazioni o argomenti per approvare o respingere un determinato sistema, dobbiamo cercare il rapporto con Dio. A Dio che si fa conoscere bisogna rispondere con disponibilità, con fede concreta. Perché possa svolgersi questo dialogo tra Dio e l'uomo, la Bibbia va letta nella preghiera. Solo così potremo comprendere la Parola di Dio ed annunciarla agli altri".1

Nelle seguenti pagine cerco di spiegare brevemente e in modo semplice (quindi anche incompleto), le principali dottrine su cui si basa la fede apostolica che noi, cristiani cattolici, professiamo, e che sono rifiutate dai T. d. G.
Non ho illustrato in ogni punto in modo esauriente le motivazioni dei T. d. G.; sarebbe un lavoro arduo, anche per il fatto che c'è stato e c'è un evolversi e un cambiamento nelle loro affermazioni e negazioni. Ho cercato invece di chiarire la nostra dottrina riportando alcuni brani biblici da cui essa è nata, cercando in alcuni casi - dove sembrava più necessario - di commentarli brevemente.
Penso così di fare un servizio al lettore per un suo maggiore approfondimento delle verità del nostro Credo, anche se non dovesse mai incontrare un T. d. G.
Questo non è certamente il modo migliore per presentare la dottrina cattolica; nemmeno il modo migliore per premunirsi dagli errori biblici e dogmatici dei T. d. G.
Non sarà nemmeno la lettura di queste pagine a dare ad un cristiano forza e coraggio per resistere alla tentazione di sfiducia, di curiosità e di superbia che assale coloro che si lasciano convincere dai T. d.G.: la vita esemplare di un cristiano convince più di un libro, per quanto bellissimo. Spero solo che le prossime pagine possano essere un aiuto per il lettore a vivere con maggior coerenza e maggior fede e amore la sua vita di figlio di Dio.
Inizio con un capitolo sul modo con cui i Proclamatori T. d. G. si presentano alla porta.


I T. d. G. DI CASA IN CASA: COME SI PRESENTANO

Arrivano in casa tua e predicano. Hanno l'ordine di predicare e sono istruiti a perfezione sulla successione degli argomenti con cui affrontare la discussione, oltre che sul modo di sorridere, di gesticolare, di modulare il tono della voce (vedi: Consigli sui discorsi e Sommario delle qualità oratorie in: Manuale per la scuola di Ministero Teocratico pg. 104-105, cfr. riproduz. a pag. 22 e "Qualificati..." ).
Anzitutto ti fanno un'osservazione alla quale devi dar ragione: "II mondo non va bene, non va più bene come una volta, ci sono tante brutture e delitti ".
Poi l'attenzione si sposta - se sanno o si accorgono che sei cristiano - sulla Chiesa: "nemmeno essa è stata capace di trasformare il mondo, anzi, ha in sé tanti cattivi esempi e scandali, non solo tra i fedeli, ma anche nella Gerarchia. Ma Dio vuol bene agli uomini e perciò ci deve essere la possibilità di un mondo diverso, nuovo".
Persa la fiducia nei sacerdoti e poi nella Chiesa intera, il salto è facile, per chi non è vigilante e attento: "vieni con noi!". Se però rifiuti questa loro proposta non parlano più di misericordia e di bontà di Dio, bensì passano alle minacce della perdizione eterna, anzi, dello "stroncamento" eterno.
L'insistenza con cui i predicatori T. d. G. vogliono entrare in casa tua o intrattenerti anche contro la tua volontà, può essere determinata non solo dall'amore per Geova, ma probabilmente anche dal fatto che hanno l'obbligo di compiere un determinato numero di " visite ulteriori " (per la seconda volta nella medesima casa).
Se non raggiungono il numero prefissato, possono essere ripresi alla fine della settimana e non ottengono promozioni nella complessa gerarchia di servizi (cfr. G. Pape o.c. e il cap. sui Servizi ). Ammiriamo forse il fatto che tutti i T.d.G. sono predicatori più o meno diligenti: noi non faremmo altrettanto!
In molte occasioni tutti i cristiani sono chiamati a "dar ragione della loro speranza" come dice s. Pietro, ma non tutti sono incaricati di predicare. C'è però chi ne ha ricevuto il compito specifico. La Chiesa è come un corpo. Tutto l'organismo deve rendere testimonianza al Signore, ma non tutti hanno lo stesso compito. E' Cristo Gesù che fa alcuni apostoli, altri profeti, altri maestri, altri pastori, a vantaggio di tutti i fedeli. Così dice infatti s. Paolo in Corinzi 12, 12: Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo...
Efesini 4, 11: E' Lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri...
Se un cristiano non riceve il compito di predicatore dalla Chiesa, o non gli viene approvato da essa (come fecero per es. s. Francesco di Assisi e i suoi frati) non va in giro a predicare, perché conosce, o esegue senza conoscerle, le parole della Bibbia, che qui ora riporto.
Geremia 23,21 e 32: Io non ho inviato questi profeti ed essi corrono; non ho parlato a loro ed essi profetizzano. Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li raccontano e traviato il mio popolo con menzogne e millanterie, lo non li ho inviati né ho dato alcun ordine: essi non gioveranno affatto a questo popolo. Parola del Signore.
Galati 1,6-8: Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro Vangelo. In realtà però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal Cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema.
Ebrei 13, 8-9a: Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine.
Romani 16, 17-18: Mi raccomando, poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici.


1- Potrà essere utile ai lettori questa breve chiarificazione sul rapporto tra la Chiesa e la S. Scrittura:
... " Negli scritti del Nuovo e del Vecchio Testamento è contenuta la parola di Dio: ma donde viene tale certezza? Possiamo esserne certi solo per merito della Chiesa. Cristo infatti non scrisse e neppure comandò ai suoi discepoli di scrivere. Egli assegnò loro il compito di "andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo a tutte le creature" (Mc 16,15). Gli apostoli adempirono questo incarico attraverso la predicazione orale. Pietro, Matteo, Giovanni, Giacomo, Giuda Taddeo e Paolo lo fecero anche con alcuni scritti. Non è però lecito dimenticare che la Chiesa era comunità fiorente, vera Chiesa che insegnava, amministrava sacramenti, salvava anime prima che esistesse una riga di Nuovo Testamento. La Chiesa era dunque Chiesa anche senza Nuovo Testamento: non è perciò debitrice né della sua esistenza, né del suo potere di magistero alla S. Scrittura. Essa possedeva tutto ciò prima che la S. Scrittura esistesse: il suo essere, la sua dottrina, i suoi poteri li ricevette direttamente da Cristo. La Chiesa, che annunciò la parola di Dio certamente per un decennio prima che Matteo scrivesse il suo Vangelo, e settantenni prima del compimento della Scrittura, nel Sinodo di Roma (n. 382), nei Concili di Ippona (a. 393) e di Cartagine (a. 397) separò pure dall'inondazione di evangeli non autentici e scritti apocrifi quelli invece che erano da ritenere parola di Dio. Questo essa lo poteva fare, e solo essa, perché aveva ricevuto da Cristo il potere di magistero e la guida dello Spirito Santo. Pure per lo stesso motivo essa sola può interpretare autenticamente la parola di Dio. La Chiesa non è dunque figlia, ma la madre della Bibbia. La Chiesa stabilì il canone, ossia la lista dei libri che compongono la Scrittura.
La fede nella ispirazione si fonda in fin dei conti su un'unica testimonianza: la dichiarazione della Chiesa che tutti i libri del Nuovo Testamento furono scritti sotto l'influsso divino.
Se la Chiesa non avesse accuratamente esaminati gli scritti dei suoi figli, respinti alcuni, altri ritenuti degni di essere assunti nel Canone, noi non avremmo oggi il Nuovo Testamento. Se la Chiesa non avesse dichiarato che i libri che lo compongono sono da Dio ispirati, noi non lo potremmo sapere. Possediamo solo una testimonianza che la S. Scrittura è sorta sotto l'influsso divino: la testimonianza della Chiesa. Se si ripudia la Chiesa viene a mancare la premessa logica per la fede nell'ispirazione della Bibbia " (Don S. Visintainer in: " Botta e Risposta ", n. 4. Trento 1963).


I T. d. G. E LA CONOSCENZA DELLA BIBBIA

E' molto bene conoscere la Bibbia. E' parola di Dio " luce ai miei passi ", fondamento della preghiera e regola di vita. Più la conosci, più vorresti conoscerla: è fonte d'acqua viva. Per questo il cristiano invidia il T. d. G. per la sua conoscenza della Bibbia, che - a prima vista - sembra una conoscenza... a menadito!
Purtroppo "Per i T. d. G., la Bibbia è una riserva di citazioni per dedurne le cose più stravaganti. Ciò che permette loro di suscitare confusione o interrogativi tra i cristiani è la scarsa preparazione di questi ultimi. E' sufficiente avere una preparazione biblica anche minima per accorgersi di come i T. d. G. strumentalizzino la Bibbia, citando isolatamente qualche versetto, senza tener conto del contesto e commettendo grossolani errori" (prof. L Zani). Sembra infatti che i T. d. G., invece di dipendere onestamente da ciò che dice la S. Scrittura, la usino a loro comodo, per sostenere le loro idee e le loro " scoperte ". Così insegnano ai loro Proclamatori nel libro: " Manuale per la scuola di Ministero Teocratico", 1971, a pag. 128, n. 13-15 (vedi riproduz.).
La conoscenza della Bibbia è molto importante. Ma dobbiamo stare attenti a come la conosciamo, perché anche Satana la conosce, eppure è menzognero nel modo in cui la presenta. Satana ha adoperato la parola di Dio per tentare Gesù.
Matteo 4,6: Allora il diavolo... gli disse: Se sei il figlio di Dio gettati giù, poiché sta scritto: " Ai suoi Angeli darà ordini, a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede" (frase del salmo 91, 11-12). L'uomo posseduto dallo spirito immondo disse il vero, eppure Gesù lo fece tacere:
Marco 1,24: "Io so chi tu sei: il Santo di Dio! Gesù lo sgridò: "Taci, esci da quell'uomo!".
I cristiani conoscono molto la parola di Dio imparata al catechismo o ascoltando le letture e le omelie domenicali, anche se non sanno dire il numero del capitolo e del versetto in cui si trovano. Conoscere "la lettera" della Bibbia è importante sì, ma non assolutamente indispensabile.
Nessun comando è dato da Gesù di conoscere a memoria la S. Scrittura! Più importante è ricevere in sé lo Spirito Santo di Dio!, spirito di amore, di preghiera, di ubbidienza, di comunione, di umiltà, che è lo scopo della conoscenza stessa della Bibbia. Gesù stesso non ha scritto nulla. Egli ha dato ai suoi Apostoli il potere sugli spiriti immondi e la parola (vedi Mc 6,6 ss)! Non ha dato loro la parola scritta, ma si è fidato dello Spirito Santo che avrebbe aperto loro la bocca ad annunciare il Vangelo.
La parola scritta è stato un aiuto per la predicazione e per la memoria del popolo di Dio!
Prima si è formato il popolo di Dio, poi è stata scritta la Sua Parola! E la parola di Dio non è stata consegnata al singolo per il suo uso personale, ma al popolo di Dio, alle varie comunità per l'uso di tutti; è evidente perciò che nessuna Scrittura, come dice s. Pietro, va soggetta a privata spiegazione, poiché è lo Spirito che deve dare l'interpretazione (cfr. nota).
Ricorda quanto dicono gli Apostoli!
1. Pietro 1,20: Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione.
2. Corinzi 8,2 b: Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere.

Da quando il fondatore dei T. d. G. C. T. Russe!, ha scoperto nella Bibbia la profezia dell'invenzione della ferrovia, dei fiammiferi, della macchina da mungere e di quella per cucire le scarpe, delle automobili, come segni del tempo della fine e della presenza di Cristo dal 1874, e da quando ha creduto di aver trovato nella Bibbia la data della creazione dì Adamo e quella di Eva, ecc., siamo autorizzati a dubitare della sua serietà di interpretazione e di lettura della Parola di Dio! (cfr. Pape, o.c., pag. 9)

II Vecchio Testamento è per essi una miniera di dati storici e scientifici. Con calcoli acrobatici stabilirono che la settimana creativa dì Genesi 1, cominciò 45025 anni fa. Ognuno di quei giorni dura settemila anni; ora ci troviamo verso i seimila anni del settimo giorno, quindi alle porte del regno millenario di Cristo. Nel " terzo giorno ", fra il 35025 e il 28025, la terra era ricoperta da una "volta di acque che stava sopra la distesa atmosferica, che faceva passare i raggi di luce e di calore del sole, diffondendoli dappertutto, ma che come serra, impediva al calore dì disperdersi" (Nuovi cieli e nuova terra, pg. 47). Questa volta di acque cadde però nei giorni del diluvio (anno 2370 a. C.) ed allora apparvero per la prima volta agli occhi degli uomini... il sole e la luna.

Molte altre notizie scientifiche di questo genere sono diffuse come dati biblici! (riassunto da Visintainer, o.c.)

Le " Società
Torre di Guardia
di Bibbie e Trattati
di Pennsylvania
e di New York "
dei Testimoni di Geova

Edited by Domenico-89 - 20/6/2016, 16:27
 
Web  Top
0 replies since 30/11/2014, 03:20   22 views
  Share